Forse
il nome di questo artista scozzese può essere ancora poco conosciuto,
ma nel '94 abbiamo amato tutti il suo brano "Inside" in
pieno stile grunge, reso celebre da un fortunato spot della Levis
e cavallo di battaglia del suo primo gruppo gli Stiltskin. Dopo aver
partecipato nel '97 allo sfortunato, ma interessante Calling All Stations
dei Genesis, ha formato un nuovo ed estemporaneo gruppo, i Cut, per
l'album Millionairhead del '99. Lo scorso anno a sorpresa è
tornato in veste solista con un live acustico molto bello e intenso,
dove ha dimostrato di avere sia classe che grinta.
"Change" è la conferma della solidità delle
doti di Ray, che adesso aspetta solo la consacrazione definitiva del
grande pubblico. Non è difficile apprezzare questo nuovo capitolo
della tormentata carriera di Wilson, perché il rock acustico
a cui si sta dedicando ha una grande forza interiore. Le tredici tracce
che compongono Change hanno una malinconia esistenziale in cui tutti
possiamo rileggere le esperienze che hanno colorato la nostra vita,
mentre la voce calda e roca di Ray ha le tonalità perfette,
un po' alla Brian Adams, per uno stile cantautorale intimista.
"Goodbye Baby Blue" è la prima ballata e già
racchiude tutte le caratteristiche che ho esposto, belle melodie facili
da assimilare, cantato malinconico e grandi arrangiamenti. "Change"
prosegue con un tiro un po' più on the road, ma non banale.
"Along the Way" è un po' più americaneggiante
e solare e mi ricorda Don Henley. Con "Beach" ritorna una
malinconia struggente e disincantata, una ballata leggera dalle tinte
morbide. "Cry if You Want To" è un brano un po' più
scontato, ma ci può anche stare, mentre è più
piacevole "She Fades Away", anche se un po' ruffiana. "Believe"
ricorda un po' Neil Young e un po' Dylan, forse per l'uso dell'armonica,
ma anche per il suo incedere. "Another Day" era già
apparsa sul live ed è il mio brano preferito, è da un
anno, infatti, che ne canticchio il refrain evocativo "I don't
like this place at all...", una canzone che non si dimentica.
Change è un bel disco, con canzoni piuttosto varie nonostante
abbiano tutte lo stesso stile, se vi piace ogni tanto ascoltare un
disco di rock acustico questo disco fa per voi. GB
Altre recensioni: Live and Acustic; The
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