Abbiamo
imparato a conoscere gli Ataraxia, un gruppo che è partito
da una rilettura molto personale della musica medioevale per muoversi
sempre più verso sonorità etniche che abbracciano il
fado portoghese e le musiche mediterranee, senza mai dimenticare le
loro origini, un po’ meno conosciuti forse sono gli Autunna
Et Sa Rose, anche loro italiani, un gruppo attivo da vari anni che
ha prodotto una serie di album all’insegna di una ricerca artistica
molto personale.
La portoghese Equilibrium ha raccolto queste due testimonianze live
in un lussuoso doppio digipack in edizione limitata, dandoci la possibilità
di ascoltare due esibizioni molto particolari per le quali i due gruppi
hanno composto degli arrangiamenti speciali.
Il primo cd contiene l’esibizione degli Ataraxia, che propongono
dodici tracce in veste acustica con Giovanni al pianoforte, Vittorio
alla chitarra classica, Riccardo alle campane ed effetti sonori e
l’immancabile e intensa voce di Francesca abile traghettatrice
dei sentimenti più profondi del nostro animo. Il primo brano
Strange Lights è un inedito che si ispira proprio al fado con
la partecipazione di Nicolas Ramain che recita dei versi in francese
e suona una seconda chitarra, poi entra la melliflua voce della Nicoli
e si inizia a sognare orizzonti lontani. Il resto del repertorio tocca
quasi tutti gli album, anche molti brani apparsi su mini diventati
piuttosto rari come Orlando e Des Paroles Blanches, cercando di estrapolare
le tracce più romantiche ed intimiste del gruppo. Un excursus
molto emozionante nel bellissimo repertorio di questa superba band.
Un esibizione senza difetti e senza sbavature che accarezza e graffia
i nostri sensi in un crescendo appassionante. Difficile trovare le
parole per descrivere le bellissime impressioni suscitate da questi
musicisti unici.
Gli Autunna Et Sa Rose sono un gruppo non convenzionale di difficile
lettura, in formazione troviamo il violoncello di Simone Montanari,
il pianoforte e il recitato di Disorder e la cantante soprano Sonia
Visentin. Più che canzoni o ballate questo gruppo propone delle
“riflessioni” musicali, con arrangiamenti minimali e parti
ora recitate da Disorder ora interpretate da Sonia con la sua voce
molto bella. Il violoncello crea delle atmosfere molto tristi e malinconiche
che ci portano ad un livello molto interiore e intimista, il pianoforte
addolcisce le tonalità teatrali del primo e l’esperienza
si traduce in uno stato d’animo contemplativo molto particolare.
Degli undici brani proposti gli ultimi tre sono inediti, mentre gli
altri sono tratti da tre lavori del gruppo. Certo non è musica
da ascoltare in modo superficiale o distratto e impegna non poco l’ascoltatore.
Le atmosfere sono solenni e calme, anche se non mancano momenti fortemente
drammatici. Musica che non ha fretta e che segue la logica dell’emotività.
Questo doppio album ci porta in un mondo parallelo che è difficile
trovare in altri contesti, bello e terribile al tempo stesso, ma che
vuole soprattutto parlare alla nostra anima più profonda. GB
Altre recensioni Ataraxia: Suenos; Mon
Seul Desir; Des Paroles Blanches;
Saphir;
Arcana Eco; Paris
Spleen; Kremasta Nera
Altre recensioni Autunna et sa Rose: L'Art
et la Mort; Phalène d'Onix
Intervista Ataraxia
Live reportage: 2001; 2007
Articolo: Ataraxia, una band italiana
pellegrina nel mondo
Artisti collegati: GOR
Sito Web Ataraxia
|