Era il 1972, dopo diverse peripezie finalmente il gruppo voluto fortemente
dal tastierista Vittorio Nocenzi vede pubblicato il primo album. Il
progressive rock, a livello internazionale, aveva raggiunto l’apice
del suo periodo d’oro e con questo debutto i nostri connazionali
sembrano arrivare un po’ in ritardo, ma la colpa non fu certo
del gruppo, ma di una serie di congiunture sfavorevoli, che fortunatamente
non hanno impedito, ma solo rallentato, la realizzazione di un disco
che ha cambiato la storia del rock in Italia, ma non solo, perché
B.M.S. è uno dei dischi più belli di tutto il movimento
prog.
Oggi a quarant’anni di distanza, la Sony ha avuto l’intuizione
di celebrare questo anniversario con la ristampa del disco in una
edizione prestigiosa, contenente due cd e un libro di sessanta pagine.
Il primo cd contiene la ristampa rimasterizzata del capolavoro del
Banco, il secondo cd contiene tre brani inediti (che dovevano costituire
l’ossatura di un’opera rock su San Francesco d’Assisi)
e tre brani live registrati il 28 aprile di quest’anno, il libro,
curato da Sandro Neri, è una fonte preziosa di aneddoti, storie
e foto sui primi anni del Banco e da solo vale l’acquisto del
titolo, perché permette al lettore di entrare ancora più
profondamente nella musica del Banco e garantisce un’esperienza
indimenticabile.
B.M.S. il disco “salvadanaio”! Un vero capolavoro di rock
progressivo che ancora oggi brilla di luce propria. La prima cosa
che mi ha colpito, riascoltando questo lavoro, è stata la sua
attualità, questo disco contiene dei passaggi memorabili, che
hanno ancora oggi una grande forza espressiva, che manca a tanti lavori
più recenti. La breve “In Volo” è quasi
cinematografica, tra sogno e fantasia ci prepara alle magie che verranno…
“da qui messere si domina la valle…” si potrebbe
parafrasare: “si domina il disco”. Poi ecco deflagrare
il riff duro di “R.I.P.”, che ci presenta una band agguerrita
e per nulla timorosa di confrontarsi coi grandi del genere, la voce
da tenore di Francesco di Giacomo è un vero punto di forza,
poi ci sono le cavalcate strumentali, in sospeso tra le intuizioni
moderniste dei King Crimson e i richiami sapienti alla musica classica.
Il testo poi è una denuncia aperta dei mali della guerra, fra
versi ricchi di poesia e altri crudi e pieni di disillusione, la voce
di Francesco ci guida ad una nuova consapevolezza e conferma la valenza
dell’associazione della musica rock all’impegno sociale.
“Passaggio” è un breve intermezzo in stile neo
classico, ma è “Metamorfosi” che ci cattura nuovamente
con le sue spire avvolgenti, quanti gruppi sono cresciuti cercando
di ricreare questi giri vorticosi, questo mix eccezionale di rock,
musica classica e sperimentazioni? Davvero tanti e non è un
caso se ancora oggi la band suona regolarmente questo brano durante
i concerti, è musica diventata immortale. Segue la suite “Il
Giardino del Mago”, difficile aggiungere altro, se non che si
percorre un mondo onirico, che ci sorprende una volta di più
con le sue fantasie e con un finale pazzesco. Chiude un altro breve
cameo, “Traccia”, che nella sua sintesi riesce comunque
a lasciare un segno. È sempre una gioia riascoltare questo
disco, in questa veste rimasterizzata poi si riesce a gustare il lavoro
nella sua forma più vera.
Il secondo cd si apre con i tre brani dell’opera dedicata a
San Francesco, un progetto teatrale molto ambizioso che è naufragato
a causa della mancata copertura finanziaria, sopraggiunta in corso
d’opera, nel libro potrete trovare tutta la storia nei dettagli.
Queste tre tracce, che costituivano l’anima dell’opera,
non sono quelle registrate in origine fra il ’72 e il ’73,
perché purtroppo gli originali sono andati perduti, il tastierista
Nocenzi le ha registrate nuovamente per l’occasione nel maggio
di quest’anno. Sono brani interamente strumentali e colpisce
il loro fascino attuale. “Polifonia”, composta ancora
nel ’69, è densa di un romanticismo struggente, c’è
il blues con alcune scale ripetute in modo quasi ossessivo, che viene
mescolato alla musica barocca, in particolare quella di Bach. In “Tentazione”
è ancora più presente il blues, ottima la ritmica sorretta
dai bassi del pianoforte, non ci sono basso e batteria, siamo agli
albori del prog. “Padre Nostro” rappresenta il dialogo
tra San Francesco e Dio, la profondità del tema è sottolineata
da un gioco impareggiabile fra il piano di Nocenzi e l’Ewi Akai
(un sintetizzatore a fiato) di Carlo Micheli, che dopo aver ricamato
un tappeto molto ispirato, si lanciano in un solo da brividi. I brani
dal vivo non fanno altro che confermare l’attualità della
musica del Banco e dopo quarant’anni mi sembra un risultato
davvero degno di nota, con una band ancora capace di regalare grandi
emozioni sul palco.
B.M.S. è un disco che tutti dovrebbero avere in casa, se poi
pensiamo alla cura di questa ristampa allora non ci sono dubbi sulla
validità di questa operazione tutt’altro che commerciale,
non si mette una cura così in un prodotto di largo consumo,
questo è un vero atto d’amore per un capolavoro della
musica rock e la Sony ha dimostrato davvero di capire fino in fondo
il senso di questa operazione. Non è nemmeno una manovra nostalgica,
perché la musica del Banco suona davvero molto attuale. Un
disco per veri appassionati di musica e non solo, ma soprattutto un
disco da far ascoltare ai giovani che lo sapranno sicuramente apprezzare.
GB
-
Chi almeno per una volta nella vita non si è imbattuto nell'immagine
del salvadanaio più importante d'Italia, se non del mondo?
Sarebbe quello della copertina in stile Andy Warhol fatta per il disco
del Banco Del Mutuo Soccorso, una delle band più importanti
del panorama Prog italiano dell'inizio anni '70. In realtà
le vicissitudini che portano alla stampa di questo articolato lavoro
Rock sono molteplici, con molta fatica la band del pianista Vittorio
Nocenzi giunge a questo "teorico" debutto, fra defezioni
e contratti andati a male, in quanto altro materiale a nome della
band fu registrato alla fine degli anni '60 e che vedrà la
luce soltanto 20 anni dopo. Solo l'ingresso del vocalist Francesco
Di Giacomo porta ad una profonda amalgama fra musica e testi. Ben
si sposa la voce tenorile alle argomentazioni che si intersecano con
la metrica poetica mista a delicatezza, ma allo stesso tempo interpretata
con fermezza. La guerra in Vietnam porta il mercato cantautoriale
italiano a darsi una svegliata, non si parla più di "Sole,
Cuore, Amore", nascono dunque band più impegnate ed attente
a ciò che accade attorno alla realtà. Area, e appunto
il Banco Del Mutuo Soccorso, sono fra quelle più attente agli
avvenimenti ed è proprio l'immortale "R.I.P" a descrivere
con chirurgica fermezza ciò che accade ad un soldato durante
la guerra. La formazione composta da Francesco Di Giacomo (voce),
Vittorio Nocenzi (tastiere), Gianni Nocenzi (tastiere), Marcello Todaro
(chitarra), Renato D'Angelo (basso) e Pierluigi Calderoni (batteria),
con "B.M.S." scrive una delle pagine più importanti
della storia del Rock italiano, non solo a causa delle argomentazioni
più forti, ma soprattutto perché si avvicina a quello
che è il nuovo mondo musicale del periodo, ossia il Progressive
Rock. Lunghe suite e brani articolati, spesso misti al barocco ed
alla musica classica, che riempiono la mente di chi ascolta. Il Rock
si accultura e diventa nuova forma d'arte.
Canzoni come "R.I.P. Requiescant In Pace", "Metamorfosi"
, "Il Giardino Del Mago" e "Traccia" diventano
dei classici della storia Rock italiana, tanto che la band ripropone
ancora oggi, a distanza di 40 anni molti di questi passaggi.
40 anni.... ecco quanto tempo è passato dal concepimento di
questo monolite e sembra ancora che il tempo abbia pietà di
lui. Per questo la Sony oggi propone ai fans del gruppo e non solo,
questo doppio "salvadanaio" con un suono più pulito
ed una presentazione grafica davvero imponente. Il doppio cd contiene
non solo il famigerato album, ma nel secondo supporto ottico possiamo
godere di tre nuovi brani inediti dal titolo "Polifonia",
Tentazione" e "Padre Nostro", oltre che di tre momenti
live registrati a Roma proprio nell'aprile di quest'anno dal titolo
"R.I.P", "Metamorfosi" e "Traccia".
Ma quello che è importante nell'acquisto del doppio cd è
il libro che si trova all'interno, ricchissimo si di foto, ma soprattutto
di una lunga narrazione della storia del gruppo durante la sua nascita
e nel concepimento dell'album. Non mancano chicche inedite di aneddoti
e momenti di scoramento, il tutto a cura di Sandro Neri.
Ritornando agli inediti, fra il 1972 ed il 1973 il Banco Del Mutuo
Soccorso vuole scrivere un opera Rock sulla vita di Francesco D'Assisi,
ma per cause economiche il progetto non vedrà mai la luce.
Qui tre momenti, "Polifonia" è un pezzo di Vittorio
Nocenzi scritto nel 1969, quando nel Blues comincia a scalciare il
nuovo modo di scrivere Rock, con tanto di influenze "Bachiane".
Il violoncello di Tiziano Ricci ed il sax di Carlo Micheli arricchiscono
la delicatezza del piano e delle melodie sempre toccanti. "Tentazione"
nei sette minuti resta nel Rhythm And Blues, non distaccandosi molto
dal modo di scrittura di "Polifonia".
"Padre Nostro" è uno dei momenti più toccanti
dell'opera, quando, Francesco D'Assisi vuole parlare con Dio.
Questo ed altro troverete dunque in questo tributo ai 40 anni di "B.M.S."
che a mio modo di vedere non è una mossa economica, bensì
una chicca da non perdere e per questo dobbiamo ringraziare la Sony,
perché i sogni così non hanno mai fine ed il fans della
buona musica ha di che godere. MS
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