Rock Impressions

Tomas Bodin TOMAS BODIN - I Am
Inside Out


Eccoci giunti al quarto lavoro solista di Bodin, meglio noto per essere il tastierista degli ottimi Flower Kings, che ormai è diventato un appuntamento costante con i suoi fans visto che gli ultimi tre sono stati pubblicati nel giro di quattro anni. Fra i musicisti coinvolti ci sono delle novità, in particolare per quanto riguarda il drummer, come forse alcuni già sapranno Zoltan Csorz non è più il batterista dei tFK, al suo posto c’è il giovane Marcus Liliequist che possiamo ascoltare in anteprima in questo lavoro. Alla chitarra ritroviamo JJ Marsh, l’ascia fedele di Mr Glenn Hughes, mentre al basso c’è ancora quel talento di Jonas Reingold. Le parti vocali sono divise fra tre cantanti.

Chiunque possieda gli ultimi due lavori solisti di Bodin (a me manca il primo, quindi non posso chiamarlo in causa) avrà una bella sorpresa ascoltando questo album. Completamente diverso da entrambe che erano decisamente poco prog, questo cd contiene tre mega suites di circa venti minuti ciascuna, ma questo è un dettaglio poco interessante, il fatto è che sono dei brani estremamente belli, come gli amanti del prog non sentivano da tempo, alla faccia dell’iperproduzione di questi artisti che continua a dare frutti sempre migliori.

Ottimo prog, ma anche ottimo rock, perché Tomas ha composto della musica superlativa e spesso anche molto dura, al confronto i sue cd precedenti sono delle opere smelense e zuccherose. Non sto parlando di heavy metal, ma di un disco che picchia duro con ritmiche decise e atmosfere un po’ King Crimson e un po’ Van Der Graaf, ma anche molto personali, i riferimenti li ho dati solo per aiutare a capire. Probabilmente l’ingresso del nuovo batterista ha portato la voglia di rockare (questo traspare anche dalle note che lo presentano nel sito della band) e il disco ne gode pienamente. I Am è un concept album straordinario sulla vita dell’uomo e Tomas ha dato una prova incredibile di quanto sia musicalmente dotato, francamente sono sbalordito e non mi aspettavo tanta grazia profusa con una sapienza e una naturalezza disarmanti.

Questo disco è imperdibile, un’uscita che sono sicuro sarà capace di sorprendervi e di incantare anche i più coriacei tra voi. Bodin ha sfornato un album che resterà nella storia del prog. GB

Altre recensioni: Pinup Guru, Sonic Boulevard
, She Belongs to Another Tree

Interviste: 2003; 2005

Sito Web

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