Conservo ancora il ricordo di un’esibizione di Enrico Ruggeri
tenuta a Casalromano (MN) del tour della “Giostra della Memoria”,
le canzoni venivano scelte da uno spettatore a turno che veniva chiamato
sul palco a girare una ruota per selezionare il pezzo da eseguire.
Ad un certo punto dello show la scelta cadde su uno dei brani più
rock, mi sembra fosse “La Band” o “Punk (prima di
te)”, e a sorpresa Ruggeri precisò che non si poteva
più tornare indietro e che da quel momento avrebbe “barato”
scegliendo lui i brani successivi da suonare, fu un escalation del
suo repertorio più diretto e sanguigno e per me rimase uno
dei ricordi più belli legati a questo artista.
Ieri sera ero presente al Tek Live Restaurant di Traversetolo, un
piacevole locale dall’impostazione moderna di un tranquillo
paese della provincia parmense, che è stato “incendiato”
da una memorabile esibizione a tutti decibel di Enrico Ruggeri. Il
riferimento ai decibel nasconde un doppio senso: il repertorio presentato
dal nostro Rouge si basava quasi esclusivamente sui brani dei Decibel,
che, come tutti sanno, è il gruppo con cui Ruggeri ha iniziato
la carriera discografica; inoltre si è trattato di concerto
propriamente rock, nel senso che Enrico, dopo tanta musica melodica
e spesso acustica, ha voluto proporre alcune date del nuovo tour a
suon di chitarre distorte e di rock duro, dove i decibel, appunto,
non mancavano.
Ma questa parte del tour è stata memorabile per altri aspetti,
Ruggeri si è esibito in piccoli clubs con il palco a diretto
contatto con il pubblico, niente transenne, niente gorilla della security
con le loro faccie impassibili. Roba da primi anni ottanta, da gruppi
underground dove fans e artisti si guardano dritti negli occhi e interagiscono
con grande naturalezza. Un’occasione così non capita
tanto spesso, in particolare con artisti affermati come il nostro.
Non a caso i ragazzi del “Club di Peter Pan” (il fanclub
di Enrico) erano al settimo cielo e si scatenavano sotto gli occhi
compiaciuti del loro idolo.
Una serata per certi versi nostalgica, sembrava di essere veramente
tornati indietro nel tempo, ma è stata anche una festa per
tutti quelli (io compreso) che hanno sempre amato il lato più
ruvido e passionale di Ruggeri. Non so se Enrico in futuro ripeterà
questa scappatella retrò, ma io incrocio le dita e spero che
il piacere che lui stesso deve aver provato di fronte all’affetto
del pubblico lo spinga a ripetere, magari a sorpresa, questo tipo
di esibizione.
Ma veniamo al concerto vero e proprio, dopo le undici e trenta Rouge
sale sul palco e inforca la chitarra e si capisce subito che la serata
non è una di quelle canoniche, fin dal primo brano l’atmosfera
è rovente, gli amplificatori iniziano a sparare rocciosi riffs
e il pubblico resta ammutolito. Di sicuro c’era chi si aspettava
il “solito” Rouge che propone le sue ballate malinconiche
e, invece, eccolo più aggressivo e grintoso che mai. La scaletta
è di quelle che lasciano il segno, viene eseguito quasi interamente
il suo nuovo album Punk Prima Di Te, ma non mancano le sorprese come
“Bianca Balena” (che non era in scaletta), “Mare
d’Inverno” che viene proposta in veste rock e “Mistero”,
che completa gli estratti dal suo repertorio solista. Sempre dal repertorio
Decibel vengono proposte “Contessa”, “Pernod”
e “Vivo Da Re”, completa la rassegna il pezzo “Il
Vitello dai Piedi di Palsa”. La band mi è sembrata un
po’ “stanca”, ma in questi giorni hanno girato l’Italia
in un continuo saliscendi per lo stivale e la sera stessa sono partiti
per Roma per il concerto del primo Maggio. Un tour de force che bisogna
provare per capire, ma nonostante questo tutti hanno dato il massimo
sul palco.
Personalmente avrei gradito riascoltare pezzi come “Punk (Prima
di Te)”, “La Band” o “Cielo Nero”, ma
come dico sempre in questi casi “non si può avere tutto
dalla vita”, la serata è stata fantastica e me la sono
veramente goduta. Grazie Enrico!!! GB
Altri Reportages: 2009
Recensioni: Punk Prima di Te; All
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2009
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