Enrico ha alle spalle una discografia molto lunga, sicuramente si
tratta di uno degli artisti italiani più prolifici e con una
regolarità svizzera ogni anno esce con un titolo nuovo, oppure
se fa una raccolta la infarcisce con qualcosa che non ti aspetti per
renderla più interessante, non è mai il solito “best
of”. Ma questa volta sembra proprio aver esagerato, non a caso
il sottotitolo del nuovo album è “L’Ultima Follia
di Enrico Ruggeri”.
Questo nuovo disco è molto ambizioso, forse il più ambizioso
della sua carriera, si tratta di un triplo cd, ma non è un
best of, infatti contiene tre dischi completamente diversi uno dall’altro.
Il primo è sicuramente quello più curioso, sottotitolo
World Show, si tratta del rifacimento dei brani dell’ultimo
disco Rock Show col contributo di altri artisti, già Ruggeri
aveva fatto un disco di “duetti”, ma questo è innovativo
nel senso che parte degli artisti sono stati selezionati attraverso
MySpace e vengono da paesi diversi. MySpace è un piccolo mondo
nel web, che sta davvero cambiando il modo di comunicare tra le persone
e gli artisti e anche tra gli artisti fra di loro, tanto che orami
molti gruppi non hanno più un sito internet, ma hanno solo
il sito MySpace e questo disco dimostra pienamente le grandi potenzialità
offerte da queste nuove forme di comunicazione.
Comunque il primo brano è l’inedita “Ripartire
da Zero”, dove ritroviamo tutta la vena poetica di Enrico unita
alla sua anima più rock, un bel riff di chitarra secco e diretto,
con uno Schiavone energico ed efficace, poi il testo ci fa venir voglia
di cantare, un brano che dal vivo deve funzionare molto bene. Pregevoli
molti rifacimenti, le collaborazioni tra artisti sono sempre vitali
e i singoli brani prendono nuova vita, mi piace ricordare in particolare
quella con l’amico Davide Van De Sfroos in “Lengi I Cart”,
due veri cantastorie insieme. Molto bella anche “Je Respire”
che la vocalità particolare di Jocelyn Mayor trasforma con
una delicatezza inedita. Coinvolgente “Cuore Secreto”
cantata in spagnolo con Siloé De Izan, l’andamento di
questo brano era già bello, ma questa versione è davvero
accattivante. “La Strada”, che era il brano portante del
cd precedente, mantiene intatto tutto il suo appeal da ballata rock.
Poi c’è “Attimi” con l’intrigante giro
di chitarra di Luigi, che mi è entrato nel cuore fin dal primo
ascolto, poi c’è la voce della sensuale Ima che regala
un’interpretazione magica che resterà nel cuore di tutti.
Ma la sorpresa maggiore è il duetto col figlio Pico nella conclusiva
“Il Giorno del Blackout”, la voce è ancora acerba,
ma i testi rappati proposti dal figlio sono interessanti, probabile
che sentiremo ancora parlare di lui.
Il secondo cd presenta una ricca serie di cover proposte da Ruggeri
in diversi concerti recenti, dopo “Contatti”, “Punk
Prima di Te” e “Il Regalo di Natale”, questa è
la quarta volta che il Rouge ci propone canzoni di altri artisti,
ma ogni volta riesce a sorprenderci per la selezione proposta, c’è
sempre qualcosa che non ti aspetti, così troviamo insieme la
bellissima “L’Isitrione” con il classico di Iggy
Pop “The Passenger”, ben due brani del Duca Bianco da
intenditori “Life on Mars” e “Diamond Dogs”
a dirci che l’anima rock di Ruggeri pulsa sempre molto forte,
ma c’è anche “Storia d’Amore” di Celentano
e l’ironica “Popoff” che segue “Michelle”,
come potete vedere le sorprese non mancano.
Infine il terzo cd è la prima colonna sonora realizzata da
Ruggeri, un traguardo che l’artista milanese attendeva da tempo,
come ci aveva confidato in una intervista. Il film è East West
East – Volata Finale del regista albanese Gjergj Xhuvani, una
pellicola ricca di situazioni diverse, un campo ideale per saggiare
le capacità di Enrico, che troviamo alle prese con partiture
quasi interamente strumentali. Questo è anche il disco dove
appare più significativo il contributo della compagna di Enrico,
Andrea Mirò.
All In è un disco complesso, che offre molti motivi di riflessione
e già questo è un pregio notevole, ma è anche
molto semplicemente un gran bel disco, frutto di un momento di grazia
che ci auguriamo tutti possa essere il più lungo possibile.
GB
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