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          La Prikosnovenie, come casa discografica, si è sempre distinta, 
          dalla scelta degli artisti a quella degli artwork, ogni elemento è 
          sempre stato curato nei dettagli e anche le raccolte che ha proposto 
          sono sempre state ricche di inediti e di brani composti per l’occasione, 
          so che sto ripetendo concetti già espressi, ma ci tengo a ricordarli. 
          Questo disco però è un po’ diverso, non è 
          la classica raccolta di sampler per presentare i propri artisti, si 
          tratta invece di una serie di brani inediti composti dai gruppi presenti 
          su esplicita richiesta della label per dar vita ad un prodotto unico 
          nel suo genere, una specie di opera musicale sulle fate, sugli elfi 
          e sulla magia che ci circonda.
 Aprono i Rajna che propongono tre brani con le loro musiche dense di 
          spiritualità indiana, il tema è quello dei maghi e infatti 
          c’è un’atmosfera sciamanica che pervade tutte le 
          loro composizioni. Gli Ashram esaminano il tema degli elfi e lo fanno 
          col loro stile neo classico vellutato, dominato da un pianoforte incantato, 
          dolcissimo e delle melodie vocali che sembrano scaturire da altre dimensioni. 
          “Shine on Me” sembra una danza di grande eleganza. Alla 
          lunga però c’è una certa monotonia che affatica 
          l’ascolto e i due brani seguenti risultano poco ispirati. I greci 
          Daemonia Nymphe sono presenti con un solo brano molto spirituale e suggestivo 
          sul tema delle ninfe, anche se è un po’ troppo ipnotico, 
          oltre un quarto d’ora di percussioni e suoni soffocati, che sono 
          adatti ad un pubblico selezionato e preparato. I Caprice sono presenti 
          con ben cinque composizioni collegate tra loro, nel tipico stile neo 
          classico pieno di esuberanza che abbiamo imparato ad apprezzare sul 
          tema delle fate, particolarmente bello è “Viola Floralis 
          Part II” giocata su un giro incalzante di contrabbasso. Chiudono 
          i Pouissieres d’Etoiles con un brano in stile New Age abbastanza 
          lungo e che a me ha detto molto poco.
 
 Nonostante io ami molto la Prikosnovenie e i suoi artisti, trovo che 
          questa sua nuova opera sia un po’ incompleta, che manchi di vera 
          ispirazione, si tratta di un lavoro molto elegante che piacerà 
          agli amanti del genere, ma che ha il limite di essere rivolto solo a 
          questi ultimi, peccato veniale? GB
 
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