Rock Impressions

Beardfish - Sleeping In Traffic: Part One BEARDFISH - Sleeping In Traffic: Part One
Inside Out
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Prog
Support: CD - 2007

Svezia, Svezia e ancora Svezia! Ormai l’ottanta per cento dei migliori gruppi prog attuali viene da li, inoltre sono convinto di poter affermare che dobbiamo agli svedesi se il prog negli ultimi dieci anni è risorto dalle sue ceneri, a partire da formazioni come Anglagard, Isildur Bane, Anekdoten, Pain Of Salvation, Ritual, the Flower Kings…, ma l’elenco sarebbe troppo lungo. Quindi anche questa formazione, che si è appena accasata alla prolifica Inside Out, viene dalla Svezia e manco a dirlo propone dell’ottimo prog.

Questo quartetto non è al debutto discografico, ma i due lavori precedenti sembra siano circolati solo sul circuito indipendente, ma tanto è bastato per far circolare il nome del gruppo fra gli appassionati più curiosi, non sorprende quindi trovarli accasati per un’etichetta importate per questo nuovo lavoro. Il sound dei Beardfish è un mix di influenze che vanno dai classici del genere come Genesis, King Crimson e Gentle Giant e arrivano al Canterbury e alle follie Zappiane, con un occhio anche alle costruzioni melodiche dei Beatles, insomma un condensato di storia del rock romantico. Ma i Beardfish non sono dei musicisti nostalgici che vorrebbero aver fermato la macchina del tempo agli anni settanta, perché il loro sound è fresco e vitale, la registrazione è ottima e il risultato complessivo è di quelli che lasciano il segno nel cuore degli amanti del genere. Asoltate le variazioni di “Sunrise”, ci sono dei duetti tastiere chitarra da brividi, o le melodie vincenti di “Afternoon Conversation”, dove poesia e follia si uniscono insieme. Poi ci sono le sfuriate metalliche di “And Never Know”, la padronanza tecnica è di altissimo spessore, ciononostante la bellezza della composizione è sempre al centro. Nei Beardfish la complessità dei passaggi strumentali non è mai una vetrina per i musicisti, ma è per il nostro puro piacere. Il jazz e il metal giocano insieme, partiture acustiche molto liriche, diventano repentinamente dei fraseggi articolati carichi di elettricità e nervosismo, le parti cantate sono avvincenti. Sembra proprio un album perfetto, non c’è un brano brutto o sotto la media.

I Beardfish sono una nuova stella nel firmamento prog e se continuano così potrebbero diventare presto uno dei gruppi di riferimento per tutto il genere, staremo a vedere cosa ci riserverà il loro futuro, intanto godiamoci questo piccolo gioiello e teniamo d’occhio la band, perché Sleeping In Traffic: Part Two è già in preparazione e noi stiamo già aspettando. GB

Altre recensioni: Sleeping in Traffic: Part Two; Destined Solitaire; The Void

Intervista: 2008

Live Reportage


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