Rock Impressions

Steve Hackett - The Tokyo Tapes STEVE HACKETT - The Tokyo Tapes
Esoteric Antenna
Distribuzione italiana: si
Genere: Prog
Support: 2CD + DVD - 2013


La Esoteric Antenna, succursale della Esoteric Recordings (che a sua volta fa parte della Cherry Red), ha ristampato a mo di cofanetto il live The Tokyo Tapes uscito verso il 1999 aggiungendo un dvd del concerto e almeno una traccia inedita. Questo è il secondo cofanetto live che esce a nome di Steve Hackett nel 2013, segue infatti quello monumentale (3cd + 2dvd) pubblicato dalla Inside Out, Genesis Revisited Live At Hammersmith, si potrebbe disquisire sulla scelta di far uscire due cofanetti lo stesso anno, ma credo siano due prodotti molto diversi e comunque fatti per durare più anni sul mercato, pertanto trovo che disquisire su questo aspetto sia abbastanza superfluo.

Di Steve Hackett vi abbiamo già parlato, questa è la sesta recensione che gli dedichiamo, ma forse non sapete che questo live è stato registrato con una band d’eccezione e che è limitante che il titolo riporti solo il nome di Hackett in copertina. Infatti al suo fianco troviamo il generoso John Wetton (King Crimson, Asia), Ian McDonald (King Crimson, Foreigner), Chester Thompson (Genesis, Weather Report) e Julian Colbeck (Hackett, Yes, ABWH), un vero supergruppo e una volta tanto uno di quelli che fanno davvero scintille e non solo sulla carta, ma anche sul palco.
La scaletta è abbastanza varia, non c’è solo materiale di Hackett e dei Genesis, ma ci sono diversi brani presi anche dai gruppi di Wetton, ovviamente i King Crimson, ma anche gli Asia. Il concerto propone ben diciassette brani a cui si aggiungono tre titoli registrati in studio, due di Hackett e infine la cover del classico di Dylan “All Along the Watchtower”, di cui tutti ricorderanno la celebre versione di Hendrix, che sintesi di storia del rock amici miei: Dylan, Hendrix, Hackett, Wetton, non credo servano molte parole per commento. Vorrei dire qualcosa di ognuno dei diciassette brani live, dalla vibrante sensibilità di Hackett, che pennella magie su magie con la sua sei corde, alla fisicità di John, sensibile cantante e ottimo bassista al tempo stesso, Chester è una macchina ritmica molto colorata, Ian ai fiati emoziona sempre, Colbeck alle keys non è certo lì a caso, allora ecco in parte la scaletta.

Ssi parte coi Genesis di “Watcher of the Skies”, ci imbattiamo in titoli meno scontati come “Riding the Colossus” di Hackett o l’epica “Battlelines” di Wetton per arrivare ai brividi reali di “The Court of the Crimson King” e, perché no, al pop raffinato di “Heat of the Moment”, un brano che a suo tempo aveva fatto storcere il naso a molti puristi, ma che era veramente un bel pezzo e questa versione ne riporta giustamente tutto lo splendore. E si chiude il primo cd. Il secondo riparte dai Genesis con “In That Quiet Earth”, la scaletta stavolta è quasi tutta firmata da Hackett, eccetto “I Talk to the Wind” a firma McDonald e Sinfield e presente sempre sul primo grandissimo album dei King Crimson, peccato non sia stata inclusa “Starless”, avrebbe figurato molto bene, pazienza, non si può avere tutto. Comunque la scaletta non è certo di quelle che lasciano l’amaro in bocca. In chiusura troviamo le due tracce studio e la cover. Molto bella “Firewall” e “The Dealer”, sono brani esuberanti e pieni di vitalità, ma la cover è davvero strabiliante, un tributo al tempo stesso a Dylan e a Hendrix insieme, il più grande folk singer e il più grande chitarrista, sono brividi veri.

Molto bello il dvd, le riprese sono ottime, la tensione sul palco è catturata nella sua essenza più vera. Steve non è certo un personaggio molto movimentato, ma compensa con feeling e tecnica, meglio Wetton che a modo suo è più istrione, ma soprattutto si apprezza la bravura di questi fuoriclasse, tanto basta ad emozionarsi, gli effetti speciali li lasciamo a chi non ha saputo dire tanto quanto loro.

Chissà cosa si prova nel proprio io più profondo ad aver scritto alcune delle pagine più belle e significative della musica, Steve Hackett e John Wetton sono due personaggi che hanno fatto questa esperienza ed è molto emozionante vederli sullo stesso palco, certo un conto è essere stati presenti fisicamente e un conto è vederli in un filmato, ma vi assicuro che l’emozione può essere tanta comunque. GB

Altre recensioni: To Watch the Storms; Metamorpheus;
Wild Orchids;
Out Of The Tunnel’s Mouth; Genesis Revisited Live; Genesis Revisited: Live 2

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