Ecco il terzo capitolo ufficiale della saga spaziale degli OSC, un
gruppo di cui abbiamo già ampiamente parlato nelle rece precedenti.
Quindi possimo tuffarci subito nella loro incredibile musica.
Questo nuovo album attacca con un brano dal titolo “Rumble”
di oltre trentotto minuti diviso in cinque tracce e che sembra essere
uscito direttamente dal repertorio degli Hawkwind, riffs ossessivi
si ripetono su un tappeto di tastiere oniriche e cosmiche. La seconda
traccia presenta anche un recitato in lingua slava, sembra russo,
ed è ancora più spaziale e jammato del precedente, un
lungo trip altamente psichedelico. La terza parte è dominata
da un giro di basso che aggiunge un bel groove alle divagazioni precedenti
e pian piano si trasforma in un bell’hard rock con tanto di
wah-wah. La quarta è un lungo crescendo con ritmi jazzati.
La quinta traccia è invece un po’ anonima e passa via
senza lasciare traccia. La title track supera anch’essa la mezz’ora
ed è divisa in tre parti, la prima è ancora space rock
della miglior specie, anche se sembra più una variazione sul
tema, in fondo sappiamo già cosa aspettarci dai nostri. Si
prosegue anche per gli altri due episodi, gli OSC suonano davvero
molto bene e la loro musica è affascinante, ma sembra avere
un po’ esaurito le idee. Ci pensa la terza parte a rimettere
le cose a posto con una sterzata di energia e quello che sembrava
essere un album stanco ecco che prende vita. L’impressione è
confermata anche con la vitale “Viking Cleaner” che con
soli sei minuti e mezzo chiude l’album sempre all’insegna
dello space rock più classico.
Gli OSC sono un gruppo “fuori” dagli schemi e continuano
a stupirci con la loro formula, tanto semplice, quanto coraggiosa,
musica in totale libertà, interamente improvvisata. Ci vuole
del coraggio a fare un disco così oggi e anche un pizzico di
follia, ma spero che ci sia qualcuno capace di apprezzare questa musica
onesta e fatta col cuore. GB
Altre recensioni: Oresund Space Collective;
It's All About Delay; Good
Planets Are Hard To Find; Dead Man in Space;
Different Creatures
Interviste: 2007
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