Rock Impressions
 

INTERVISTA AGLI ORESUND SPACE COLLECTIVE risponde Scott (versione inglese)
di Giancarlo Bolther

Per cominciare mi puoi raccontare come sono andate le registrazioni dell’album It’s All About Delay?
It’s All About Delay è stato registrato in due giorni nel mese di Marzo 2006 agli studios Black Tornado a Copenhagen. È stata un’esperienza entusiasmante, eravamo molto ansiosi di realizzare il nuovo CD, perché per il disco precedente eravamo stati troppo precipitosi e qualcuno aveva commesso delle ingenuità nel suonare, ma questa volta eravamo tutti molto motivati riguardo al disco e in due giorni siamo riusciti a registrare oltre cinque ore di materiale. Quando abbiamo finito avevamo un doppio cd con più di due ore e mezza di musica, più tre brani ulteriori che non sono potuti essere inseriti nell’album, quindi è stato un vero successo. Come sai, la nostra musica è totalmente improvvisata, senza nessuna idea iniziale o piano. Quello che ascolti nel CD è esattamente quello che abbiamo suonato senza nessuna sovraincisione.

Dove trovate l’ispirazione per scrivere la vostra musica?
Beh, siccome non scriviamo prima nessuna partitura, cerchiamo l’ispirazione dal posto dove siamo, dalla gente con cui suoniamo (che di solito cambia tutte le volte), così come dalle ultime cose che abbiamo ascoltato o che ci siamo scambiati.

Il vostro sound è molto settantiano, quanta tradizione e quanta modernità ci sono nel vostro stile?
Noi siamo principalmente una rock band con radici nello space rock degli anni sessanta e settanta, con gruppi come gli Hawkwind, i Pink Floyd, i Gong, i Can, gli Amon Duul II e così via. Ma ci piacciono molto anche molti gruppi moderni che fanno space rock come Hidria Spacefolk, Korai Öröm, Seid, Zone Six, Ozric Tentacles, etc…

Stiamo vivendo in un epoca “digitale”, ma molte persone amano ancora la tecnologia “analogica”, voi cosa ne pensate?
A dire il vero noi siamo una band molto digitale che usa dei sintetizzatori moderni e con gli accessori per chitarra di oggi, le drum machines, etc… ma credo che quando siamo in studio siamo stati molto fortunati di poter usare un mixer analogico come l’SSL e di poter registrare con apparecchiature analogiche, questo ci ha aiutato a dar vita alle nostre apparecchiature digitali. Inoltre noi amiamo molto i dischi in vinile e speriamo di poter vedere un giorno la nostra musica stampata su un supporto di vinile.

Mi puoi parlare degli strumenti che preferite suonare, sono moderni o datati?
Abbiamo una discreta varietà di strumenti nel gruppo, se guardi nel nostro sito web, sotto la voce “membri”, abbiamo una lista dettagliata di tutte le tastiere, i pedali, gli effetti, etc… Come ho detto prima, usiamo principalmente delle tastiere moderne, che sono state fatte negli anni ’80 e ’90 (tutti e tre i principali tastieristi del gruppo usano le Nord), ma abbiamo anche delle tastiere più vecchie come le Octave Cat SRMII e le Oscar. Alcuni chitarristi hanno dei vecchi effetti (Dynachord Echocord, Roland Space Echo, etc…) e amplificatori (Fender e Vox).

Secondo te è vero che i vecchi strumenti suonano meglio di quelli moderni?
Non direi proprio che suonano meglio, piuttosto che suonano in modo diverso. Hanno un sound più caldo, leggermente più rumoroso (in senso buono si intende). Noi desideriamo avere il maggior numero possibile di strumenti per poter sperimentare sempre nuove sonorità.

Come stanno andando i responsi del nuovo album?
Fino ad ora le recensioni sono state sorprendentemente positive! Del resto siamo consapevoli del fatto che questo album è di gran lunga migliore del precedente e mostra con maggiore efficacia le reali potenzialità del gruppo e la direzione in cui vogliamo andare. Per cui siamo molto contenti delle recensioni che abbiamo avuto fin’ora.

L’artwork è veramente molto bello, Ed Unitsky ha realizzato un dipinto eccellente, come siete entrati in contatto con lui?
È stato Ed a trovarci in Internet ed è diventato un grande fan della nostra musica, così ha cominciato a mandarci dei lavori che ha realizzato ispirandosi prorpio alla nostra musica. Siamo davvero fortunati ad avere tanti grandi amici come Ed, che è davvero un artista di livello internazionale con una formidabile immaginazione, proprio come le nostre esplorazioni musicali.

La figura presente nell’artwork sembra essere in atteggiamento di preghiera, c’è dietro un significato religioso?
Noi non siamo persone religiose, ma solo spirituali. Penso che le persone siano libere di interpretare il quadro come vogliono e io non intendo farlo per loro. Per me è più un simbolo di adorazione della nostra musica.

Secondo te la vostra musica è un mezzo per fuggire dalla realtà o per affrontarla?
Questa è una domanda molto interessante… Penso che la nostra musica sia dedicata a persone che la ascoltino sedute, che si stanno rilassando e che veramente vogliono ascoltare, la mia speranza è di riuscire a portare queste persone a fare un piccolo viaggio in un’altra dimensione. Ci sono davvero molte cose che si possono ascoltare nella nostra musica e alcune di queste ci vengono da un livello di conoscenza sconosciuto.

La vostra band è piuttosto unica, credo che il termine “Collective” sia davvero molto esplicativo. Mi puoi dire qualcosa di più al riguardo e in particolare sulla vostra filosofia artistica?
Gli OSC esistono per creare musica spontanea che è concepita in un preciso momento temporale. Siamo stati davvero fortunati a trovare cosi tanti individui che condividono le nostre idee in gruppi come Mantric Muse, Gas Giant, Bland Bladen, Carpet Knights e Sgt. Sunshine per creare insieme della musica. Tutti questi gruppi hanno una grande esperienza con il jamming in sala prove e in concerto e insieme siamo stati capaci di creare della musica veramente piacevole e non credo di voler cambiare questa attitudine nel prossimo futuro. In conclusione noi speriamo che la nostra musica possa stimolare gli ascoltatori e che questi dopo ripetuti ascolti possano scoprire sempre cose nuove ed eccitanti in ogni nostro brano (viaggio).

Il vostro è uno stile davvero poco mainstream (credo sia difficile trovare delle stazioni radio che trasmettano la vostra musica), perché allora volete suonare così?
Siamo sicuramente un gruppo contrario alla musica commerciale e che non cerca di fare niente che non sia altro che per noi stessi. Noi facciamo musica per noi stessi in un preciso momento, poi questa può andare ai fans. Comunque sono convinto che ci siano dei singoli brani che potrebbero essere trasmessi dalle radio o usati come colonna sonora per dei film o per della pubblicità, etc…

Che tipo di musica ti piace ascoltare? Quali sono i tuoi gruppi preferiti di oggi e di ieri?
Penso che facile capire che il nostro gruppo ascolta musica davvero molto diversa, ma ci sono dei gruppi in particolare che tutti amiamo molto. Io scrivo molte recensioni di dischi per Aural Innovations e Lowcut, così posso ascoltare molta più musica recente rispetto agli altri del gruppo, ma quando ascolto una nuova band veramente grande, allora la faccio conoscere subito anche agli altri. Ascolto blues, space rock, afrobeat, jazz, prog rock, quasi tutto tranne country e pop music. Non ascolto mai la radio. Alcuni dei miei gruppo preferiti sono Gov’t Mule, GONG, Ozric Tentacles, Hawkwind, Hidria Spacefolk, Monster Magnet, Gas Giant, Frank Marino, Uli Jon Roth, Pink Floyd, Alien Planetscapes, Jethro Tull, Fela Kuti, Antibalas Afrobeat Orchestra e Black Sabbath.

Potendo, quali sono i musicisti con cui ti piacerebbe poter suonare e perché?
Questa è una domanda veramente bella, perché ci sono così tanti musicisti veramente creativi con cui mi piacerebbe aver l’onore di suonare per delle nostre jam sessions. Partiamo dai chitarristi. Sarebbe un vero sogno se potessi suonare con Ed Wynne (Ozric Tentacles), che è stato uno degli artisti più influenti per tutti i membri del nostro gruppo e per tutti quelli che hanno suonato con noi. Penso che la cosa potrebbe anche accadere. Frank Marino è il mio chitarrista preferito degli anni ’70 e sarebbe davvero grande se potesse jammare con noi. Ma per essere più realistici, mi piacerebbe fare delle jam sessions quest’anno (2007) con il mio amico Daniel Lars della California e possibilmente anche con Dave Schmidt (Sula Bassana). Due chitarristi davvero cool. Inoltre mi piacerebbe molto lavorare anche con Cyndee Lee Violin. Infine mi piacerebbe immensamente che un gruppo come i Widespread Panic o i Particle ci chiedessero di andare in tour insieme negli USA per poter presentare ai loro fans un nuovo sound molto cool.

Come preparate i vostri concerti?
È abbastanza semplice, siccome non abbiamo delle canzoni vere e proprie, non abbiamo nemmeno una track list. Finora tutti i nostri concerti sono stati delle jam completamente improvvisate. Abbiamo dato dei titoli in seguito, giusto per poter catalogare quello che abbiamo fatto.

Qual’è la più grande soddisfazione che hai provato ad oggi?
Personalmente è stato poter suonare all’High Times Cannibis Cup in Amsterdam nel 2002 con un gruppo danese, i Gas Giant. È stato stupendo… Più recentemente è stata la realizzazione del nostro ultimo cd It’s All About Delay, di cui sono veramente fiero.

Come siete entrati in contatto con la Transubstans?
Ono dei membri dei Bland Bladen, credo fosse Kaufmann, ci disse che potevamo mandare della nostra musica a Johnny e così facemmo. Dopo alcuni incontri e vari ascolti abbiamo trovato l’accordo per registrare i nostri dischi.

Siete rimasti soddisfatti della promozione e della distribuzione dei vostri albums?
Credo che la Transubstans abbia fatto un buon lavoro nel distribuire le copie promozionali a tutta la scena progressive rock, underground, psichedelica e anche alle radio underground… Poi hanno anche una discreta distribuzione, attualmente non riesco ad immaginare una label migliore per noi. A questo punto stiamo crescendo insieme e spero ci possiamo aiutiare a vicenda.

So che avete messo molta musica downloadabile dal vostro sito internet, perché questa scelta?
Come ho detto anche prima, ci siamo messi insieme per fare musica principalmente per noi, ed è stato molto bello, ma dopo averla realizzata era già passata… Conclusa questa fase, la musica che abbiamo fatto è destinata ai nostri fans, mentre per noi è una cosa che è già finita. Quindi nella mia filosofia è giusto che i fans abbiano la possibilità di poterla ascoltare. I fans hanno il diritto di sentire tutto quello che facciamo, saranno loro poi a giudicare quello che gli piace e quello che non gli piace. Sono convinto anche che rendere disponibili tutte le nostre jam sessions in modo gratuito, ci aiuti a costruire un base di persone che ci seguono e ci aiutano nel nostro cammino, con la speranza che poi vogliano acquistare le notre uscite ufficiali, le edizioni limitate, i cds, etc… per supportare il gruppo, così potremo continuare a fare musica.

Cosa pensi del file sharing, ne hai paura o pensi che possa essere un’opportunità per gli artisti?
Per me non è un grosso problema fintanto che a qualcuno non venga voglia di trasferire il nostro nuovo cd in qualità wav in siti a bassa qualità, questo non è molto piacevole quando succede. Abbiamo realizzato un cd, abbiamo pagato di tasca nostra per farlo, per lo studio, per l’artwork, etc… e fino adesso non stiamo guadagnando dei soldi, quindi sarebbe bello se la gente comprasse il cd originale e continuasse a scaricare gratuitamente tutte le nostre jam sessions. Come si può notare non c’è nessun brano del cd disponibile per il download nel nostro sito, questo per incoraggiare la gente a comprare i nostri dischi.

Alcune persone sono convinte che il vecchio disco stia morendo e che in futuro ci sarà solo il downloading, pensi che sia una buona cosa?
Penso che sia abbastanza vero in generale, ma le cose non dovrebbero essere così. Se le grandi case discografiche non fossero state così avide e non avessero mantenuto troppo alti i prezzi dei cds per accrescere a dismisura i loro profitti, allora i ragazzi non sarebbero così attirati dal digitale. Sono convinto che le generazioni più vecchie continueranno a comprare i cd e i vecchi Lp di vinile, per il fascino che hanno gli artwork, i testi, etc…

Mi puoi anticipare qualcosa dei vostri progetti futuri?
In Maggio uscirà il nostro prossimo cd sempre su Transubstans. Attualmente è senza titolo, ma ci sarà una track monumentale di circa quaranta minuti! Stiamo anche pensando di realizzare altri CDs o CD rom di inediti e outtakes ricavati dalle studio sessions e speriamo anche di poter finalmente fare il nostro primo concerto fuori dalla Svezia e dalla Danimarca… c’è molta musica in arrivo…

Un saluto finale…
Grazie a tutti quelli che ascoltano la nostra musica e che comprano i nostri cds. Questo ci da la possibilità di poter continuare a fare musica. Grazie Giancarlo per la possibilità che ci hai dato di parlare del gruppo. Spero di potervi incontrare di persona nel 2007!

GB

Recensioni:
Oresund Space Collective; It's All About Delay; Black Tomato;
Good Planets Are Hard To Find; Dead Man in Space; Different Creatures

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