La sinergia tra Reuter, Trentini e Sirkis giunge al terzo capitolo,
rispetto ai due lavori precedenti non ci sono variazioni stilistiche,
l’ambito è sempre quello di un jazz rock ruvido, che
spazia nel prog, con una forte attenzione alla costruzione di groove
incalzanti.
Stiamo parlando di tre musicisti di altissimo spessore e nel disco
non ci sono sbavature, tutto funziona come un orologio svizzero e
anche le parti soliste hanno una buona coerenza. I tre sono sempre
più affiatati e si sente, anche se alcune composizioni mi hanno
convinto meno che in passato. Intendiamoci, siamo sempre su livelli
molto alti, un conto sono le esecuzioni impeccabili e ricche di gusto,
un conto sono le composizioni che questa volta non hanno sempre catturato
la mia attenzione. Se da un lato l’ascolto è gratificato
dal drumming creativo di Sirkis, dalle linee pulsanti del basso fretless
di Trentini e dalla visionarietà della chitarra “touch”
di Reuter, dall’altro lato manca un po’ l’effetto
sorpresa (solo per chi già conosce i due precedenti capitoli).
Ho voluto cercare il famigerato “pelo nell’uovo”,
Truce <3 è un disco realizzato per gli ascoltatori più
esigenti, che non saranno certo delusi. GB
Altre recensioni: Falling For Ascension;
Nothing Is Sacred; Sun
Trance; Shapeshifter;
Truce 2; Bleed
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