Abbiamo già incontrato il chitarrista Markus Reuter in diversi
dischi, alcuni più accessibili, altri meno, però sempre
sperimentali. L’artista tedesco suona la “touch”
guitar, ha sviluppato una tecnica personale che produce un suono morbido,
vellutato. Questo disco è frutto di una collaborazione con
un’orchestra di undici elementi con due vibrafoni, due glockenspiel,
vari strumenti ritmici e altro ancora. Ultimo particolare il disco
è registrato durante un’esibizione. Nel cd troviamo sia
la traccia audio che il filmato.
Un unico lungo brano che, come si può intuire dal titolo, è
una sorta di viaggio psichedelico e umorale. Non mi è facile
parlare di questo lavoro forse perché non sono riuscito ad
entrare in sintonia con la musica proposta, molto ripetitiva e ipnotica.
Non che non mi sia già capitato in passato di approcciare dischi
simili, ma in questo caso ho avuto l’impressione che i musicisti
coinvolti suonassero più per se stessi che per l’audience.
Sun Trance può interessare gli amanti del prog più atmosferico.
Occorre una certa dose di spirito d’avventura per avvicinarsi
a queste sperimentazioni che chiaramente non sono per pubblico che
ama musica di puro intrattenimento. GB
Altre recensioni: Falling For Ascension;
Nothing Is Sacred; Shapeshifter;
Truce 2; Bleed
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