Rock Impressions

FLOWER KINGS - Live in Trezzo (MI) 12/04/06
di Giancarlo Bolther

Il prestigioso gruppo svedese capitanato da Roine Stolt è già venuto molte volte nel nostro paese a portare il suo bagaglio variopinto di musica prog e per molti l’appuntamento di Trezzo è stato il modo per ritrovare dei vecchi amici. Nel parterre infatti si aggirava un pubblico eterogeneo, ma composto prevelentemente di appassionati, che in molti casi si conoscevano fra loro. Per me, invece, è stata finalmente la prima volta per poter ammirare un gruppo che stimo molto, un appuntamento che non volevo perdere e che aspettavo da anni.

Certo nel tempo molte cose sono cambiate sia a livello di formazione che a livello di sound, che rispetto al passato è molto più rock e molto meno jazzy e improvvisato. Il gruppo, come mi ha confermato durante l’intervista prima del concerto, mi ha detto che il pubblico gradisce maggiormente i brani più vicini al concetto di “canzone”, rispetto a quelli più complessi a livello compositivo e quindi largo spazio alle emozioni e ad un rock molto sanguigno e pulsante, a tratti anche molto hard rock.

Ovviamente i Flower Kings sono sempre se stessi, non sono diventati un gruppo metal, piuttosto hanno indurito i suoni, rispetto ai dischi live che avevo ascoltato, e hanno fornito una prestazione molto coinvolgente. Questa in effetti è stata la sorpresa maggiore e più gradita che mi ha riservato il concerto. Non è raro che un concerto prog sia piuttosto palloso, le lunghe partiture possono risultare molto soporifere e se in un ascolto domestico possono appagare il nostro animo, in sede live possono, invece, avere l’effetto di far calare terribilmente la tensione e l’interesse nel pubblico. Bene, il concerto dei Flowers è stato bello dall’inizio alla fine, la tensione è rimasta costante per tutta l’esibizione che è durata ben due ore e mezza, ma per tutto il tempo non mi sono mai annoiato un solo attimo e vi assicuro che non è poco.

La scaletta ovviamente ha prediletto il nuovo lavoro in studio Paradox Hotel, ma non sono mancati i brani tratti dalla passata discografia, ma ripeto non è stata la scaletta l’elemento più significativo dell’esibizione. I cinque sul palco poi hanno regalato più di un’emozione, sono dei musicisti veramente abili, in particolare Jonas Reingold, il bassita, è davvero impressionante, sicuramente l’elemento più tecnico del gruppo. Anche il nuovo drummer si è dimostrato all’altezza del ruolo e Hasse si è dimostrato quello più coinvolgente a livello visivo, inoltre ha una voce molto bella, che assomiglia a quella di Stolt, ma che è più potente.

Insomma un bello spettacolo. Alla fine il gruppo con grande umiltà e semplicità è sceso quasi subito a fare foto, autografi e a parlare coi fans senza risparmiarsi e senza snobbare nessuno. Una gran bella serata, alla prossima! GB

Live Report: 2012

R
ecensioni: Fan Club CD 2000; Space Revolvers; The Rainmaker; Scanning the Greenhouse; Unfold the Future; Meet the Flower Kings; Adam & Eve; Paradox Hotel; Brim Stoned in Europe;
Live in New York; Istant Delivery; The Road Back Home; The Sum of No Evil
; Desolation Rose

Interviste: 2004

Artisti correlati: Kaipa; Tomas Bodin; Karmakanic; Transatlantic; Tangent; Roine Stolt; Circus Brimstone

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