Rock Impressions

Flower Kings - The Sum of No Evil THE FLOWER KINGS - The Sum of No Evil
Inside Out
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Prog
Support: CD - 2007


Come mi è arrivato questo disco mi ci sono buttato a pesce (il gioco di parole con la divertente cover mi è venuto troppo spontaneo!), ero curioso come un gatto di ascoltare il nuovo sforzo compositivo del gruppo di Stolt. Il precedente Paradox Hotel era stato un grande album, molto rock, con l’impressione che la band avesse trovato la dimensione più adatta alle proprie attitudini, ma questo nuovo avrebbe proseguito su questa linea? O il gruppo aveva altri cambiamenti per la testa? Stolt in questi ultimi anni ha abbandonato più o meno tutti gli altri progetti, è uscito dai Tangent e dai Kaipa… immagino per concentrarsi maggiormente sui tFK… ma con quale risultato? Poi è da segnalare il ritorno a sorpresa del jazzato Zoltan Csorsz dietro alle pelli, che di sicuro ha un approccio diverso al drumming rispetto al precedente Marcus Liliequist (che ha deciso di concentrarsi principalmente sul suo primo gruppo, i Clark) che era più rock. The Sum of No Evil è qui per rispondere a tutte queste domande.

E i cambiamenti ci sono eccome… con The Sum of No Evil i Flokis sono tornati al Prog con la maiuscola, l’album è solare, sinfonico, complesso e bello, bello, bello. Molto meno rock del precedente, ma non meno immediato, perché i Flower Kings sono così, hanno il dono specialissimo di far sembrare semplici cose dannatamente complesse. In un certo senso è un ritorno al passato, questo è un disco settantiano per gli amanti del prog più “classico”, di quelli che i soliti puristi chiamerebbero “retro-prog”, per me che amo la musica che sa darmi delle emozioni è solo un gran bel disco.

Si parte coi tredici minuti di “One More Time”, suoni Crimsoniani si uniscono ad un sound sinfonico che richiama anche i migliori Yes, il tutto sorretto dalla solarità tipica del gruppo, una registrazione superlativa che ti permette di gustare ogni singolo passaggio di ogni strumento, che musica! “Love is the Only Answer” una megasuite nello stile tipico della band, il tema dell’amore è il filo portante dell’album, che avrebbe dovuto chiamarsi semplicemente “Love” e poi è stato cambiato nell’attuale (che è una parafrasi di Love) per non assomigliare ad un titolo di un altro album in uscita di un gruppo storico. Cambi d’atmosfera, di ritmo, di tinteggiature musicali, in oltre ventiquattro minuti ce ne sta di roba e i Flower Kings li utilizzano al meglio delle loro capacità e si sente. I sei minuti di “Trading My Soul” invece sono qui a dimostrarci quanto possa essere emozionante anche un brano “corto” ripetto agli standard di quest’album, un pezzo molto romantico e malinconico che riscalda il cuore, mamma mia che assolo di chitarra ispirato troviamo poi! “The Sum of No Reason” è uno degli episodi più riusciti, dove il gruppo riesce al meglio a dimostrare tutta la propria capacità compositiva, intendiamoci questo album è molto lineare e omogeneo a livello compositivo, ma al tempo stesso è anche molto ricco. “Flight 999 Brimstone Air” gioca col passato del gruppo, ricordate il progetto Circus Brimstone? Cinque minuti e dieci di follia jazz, di improvvisazioni e suoni folli, anche ai Flokis qualche volta piace fare cose “strane” in totale libertà espressiva, ne esce un brano psichedelico, caotico, canterburiano, psicotico e che drumming, Zoltan ci delizia in un brano che sembra stato fatto apposta per lui, ascoltare per credere. Dopo tanta roba arriva a chiudere il tutto la sinfonica “Life in Motion”, con un testo stupendo e la solita (?) brillante visione prog tipica dei nostri, uno spettacolo per le orecchie e per il cuore.

I the Flower Kings sono quello che sono, grazie a questo hanno conquistato il cuore di migliaia di fans in tutto il mondo e non hanno bisogno di cercare di essere qualcos’altro, si può chiosare che non portano novità nel genere, che ripetono schemi assodati, che non si può chiamare progressiva una musica rivolta al passato… ma quando qualcuno è capace di fare bene quello che sa fare, perché non godere semplicemente di questo e lasciare perdere tutte le altre seghe mentali? Godetevi la buona musica che non se ne trova molta e insieme alla musica godetevi anche la vita! La strada? The Sum Of No Evil è la risposta. GB

Altre recensioni: Fan Club CD 2000; Space Revolvers;
The Rainmaker; Scanning the Greenhouse; Unfold the Future; Meet the Flower Kings; Adam & Eve; Paradox Hotel;
Brim Stoned in Europe; Live in New York; Istant Delivery; The Road Back Home
; Desolation Rose

Intervista

Live Report: 2006; 2012

Artisti correlati: Kaipa; Tomas Bodin; Karmakanic; Transatlantic; Tangent; Roine Stolt; Circus Brimstone

Sito Web




Indietro alla sezione F

 

Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | Facebook | MySpace | Born Again |