Continua
il fortunato sodalizio fra the Voice of Rock e la label partenopea
con un album che è tutto un programma, non dovrebbe infatti
esservi sfuggito che il titolo, così come accadde per Return
Of Crystal Karma (ROCK), altro non è che un acronimo di FUNK,
un genere musicale che è sempre stato molto presente in tutta
la carriera artistica del nostro fin dagli inizi coi Trapeze, anche
se ovviamente coniugato col rock. Con questo nuovo album quindi il
nostro lascia da parte l’hard rock più viscerale e spinge
maggiormente sul lato soul e funk della sua anima. Al suo fianco troviamo
i “vecchi” amici JJ Marsh, ma solo in due brani e Chad
Smith (RHCP), poi ci sono Luis Maldonado alle chitarre, George Nastos
sempre alle chitarre in un paio di brani, Anders Olinder alle tastiere
e Ed Roth sempre alle tastiere.
Grande groove ovviamente e tonnellate di energia a partire fin dall’iniziale
“Crave”, che fa da ponte col repertorio più classico
del nostro, hard funk e un Hughes in gran spolvero. Anche la title
track è molto diretta, siamo ancora nella morsa di un funky
duro e pulsante, è un vero piacere sentire che Glenn ha ancora
così tanta voglia di rockare. Ma ecco che con “Satellite”
le atmosfere si ammorbidiscono ed emerge tutta l’anima soul
di Hughes, grande feeling. Ovviamente c’è ancora posto
per il rock pulsante di vitalità ecco allora “Love Communion”
e ancora più “We Shall Be Free”, un vero canto
che ricorda un blues sofferto con grande base funky. In “Imperfection”
è ancora il soul a fare da padrone, la vece di Glenn carezza
con grande dolcezza, poi il treno riparte subito dopo con “Never
Say Never” e i vecchi fans troveranno pane per i loro denti.
“We Go to War” è carina ma un po’ riempitiva,
ma a questo punto del disco ci può stare. “Oil and Water”
parte sommessa, ma poi subisce una sterzata decisa e ne esce un brano
epico epocale con JJ che si produce in uno dei suoi stupendi solos.
Bellissima la ballata “Too Late to Save the World”, ricca
di pathos, mentre la conclusiva “Where There’s a Will”
è puro soul di ottima fattura.
Non molla Glenn, passano gli anni ma lui non molla… anzi è
sempre più attivo ed energico e soprattutto si diverte. Certo
ha trovato il suo standard e si muove sempre su coordinate collaudate,
ma ha talmente tanta classe che i suoi fans troveranno sempre pane
per i loro denti. GB
Altre recensioni: Building the Machine;A
Soulful Christmas; Different Stages;
Songs in the Key of Rock; Soulfully
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for the Divine;
Freak Flag Flyin'; Live
in Australia;
Interviste: 2001, 2005
Live: 2005
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