Ogni
uscita di Mr the Voice of Rck è un'occasione speciale, intensa,
emozionale e questo secondo live solista (se si esclude il bellissimo
bonus cd live allegato all'edizione limitata di R.O.C.K.) ci restituisce
il miglior Glenn che ci sia, quello più verace ed energico.
La sua voce è un miracolo della natura e dal vivo se ne può
apprezzare tutta la sua realistica bellezza.
Glenn ha condotto una vita estrema, tanti come lui non ce l'hanno
fatta come l'amico Bolin, ma lui è ancora qui e ci racconta
con la sua candida sincerità la sua triste storia. Senza pudore
toglie il velo sui suoi momenti neri e li racconta nel booklet per
dirci in definitiva che nella vita c'è sempre speranza e se
lo dice lui gli possiamo credere. La sua arma più forte è
proprio la sua debolezza, caratteristica che scompare come neve al
sole quando il nostro sta dietro ad un microfono.
Il concerto qui immortalato è stato tenuto di fronte ad un
audience ristretta molto selezionata e privilegiata, in pratica i
suoi amici e fans più sfegatati, ma non basta la scaletta è
bilanciata fra passato e presente e la band è composta da musicisti
di primo piano: Glenn oltre a cantare suona il basso, alle chitarre
ritroviamo l'amico JJ Marsh accompagnato da George Nastos, Ed Roth
si occupa delle tastiere e alla batteria siede Chad Smith (RHCP),
mentre ai cori a sorpresa troviamo Kevin DuBrow (Quiet Riot) e Alex
Ligertwood.
La presente edizione contiene la bonus track "The Healer",
una nuova canzone in studio costruita su un giro acustico molto settantiano,
un pezzo carico di feeling che mostra quanto Hughes sia ancora creativo.
Riascoltare i nuovi classici come "Can't Stop the Flood"
e "Higher Places" insieme a vecchi cavalli di battaglia
come "Medusa" e "Mistreated" è una festa
per le orecchie. Hard Rock quintessenziale che ha superato la prova
del tempo e oggi come ieri infiamma i cuori. Ma come dice il titolo
c'è anche tanto, tantissimo soul, il grande amore di Glenn
che partendo dall'intensa "Coast to Coast" attaversa tutto
l'album.
Glenn non è un consumato e freddo professionista, ma è
un uomo che ama quello che fa, un artista che ha la musica nel DNA,
ma se vogliamo calcare la mano possiamo anche azzardare a dire che
la passione che infonde oggi Hughes con il suo canto è lo specchio
della sua esperienza, è la risposta vitale al dolore e al buio,
è la vittoria del bene e della vita: Soulfully Live! GB
Altre recensioni: Building the Machine;
A Soulful Christmas; Different
Stages; Songs in the Key of Rock;
Soul Mover; Music
for the Divine; Freak Flag Flyin';
Live in Australia
Interviste: 2001, 2005
Live: 2005
Sito Web
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