Erik
è il tastierista più esuberante uscito negli ultimi
dieci anni, lo abbiamo apprezzato col suo gruppo i Rocket Scientists
fautori di un grande prog, insieme alla moglie Lana Lane ha dato vita
ad un progetto sinfonico molto valido e come solista ha esplorato
nuovi territori musicali.
Il suo stile dirompente ricorda molto gli eccessi di un certo Keith
Emerson, ma ai quali aggiunge un gusto personale molto americano,
qualcosa del tipo "pensare in grande" (che suona un po'
come la sua etichetta personale Think Tank), ma che dimostra sempre
e comunque un gusto e una padronanza dello strumento fuori dal comune.
La sua discografia è già sterminata e conta già
ventiquattro titoli principali incisi dal '93 ad oggi, più
numerose collaborazioni e varie edizioni speciali, tutti prodotti
di buona qualità. Il lavoro di assemblaggio del recente live
cd più dvd di Lana è stata l'occasione per il nostro
di valutare anche l'abbondante materiale live a suo nome e così
ecco che ci troviamo fra le mani anche questo succoso cd ricco di
brani memorabili.
Si attacca con la Rainbowniana "Rome is Burning" con alla
voce Kelly Keeling al posto di Glenn Hughes, Mr Voice of Rock è
inimitabile, ma anche Kelly ha classe da vendere e il brano risulta
convincente e anche un po' più duro. Terrificante la versione
di "Beware the Vampires", prog metal di classe, ma i cuori
più progressivi batteranno per le stupende "Mariner"
e "Sky Full of Stars". Lana si appropria di "Lost Highway",
cantata in origine da Buck Dharma (BOC), rendendola un po' più
romantica, anche se io sono molto più legato alla versione
in studio devo riconoscere che è bella anche questa nuova veste
del pezzo, ma il solo di Peer Verschuren, che è comunque un'ottimo
chitarrista, fa rimpiangere il tocco magico di Buck. Non poteva certo
mancare la trascinante "Neurosaur", intensa "Project
Blue Prince" e irresistibile "Fly". L'ottima e magniloquente
"Oblivion Days" precede la chiusura a sorpresa con la cover
di "Space: 1999".
Norlander nella sua carriera ha fuso il prog settantiano con la modernità,
con il metal, con la musica sinfonica, con il pomp epico, con lo space
rock, ha giocato col jazz e con i classici e dimostra ancora una vitalità
straordinaria e noi saremo pronti a farci ancora stupire dalle sue
magie. GB
Altre recensioni: Treshold s.e.; Music
Machine; EEC Tour 2001; EEC
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Interviste: 2001; 2003
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Live Reportage
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