INTERVISTA
A ERIK NORLANDER (versione
inglese)
di Giancarlo Bolther
Ciao Erik,
sono passati tre anni dalla nostra scorsa intervista, cos'è
cambiato da allora nella tua vita artistica e personale?
Tre anni sono veramente un lungo periodo nel mondo del music
business e credo di essere molto maturato come artista. Ho iniziato
a lavorare su Music Machene ancora nel 2000, subito dopo aver finito
Into the Sunset, ma solo dopo il mio trentaquesimo compleanno (lo
scorso anno) ho deciso di dedicarmi totalmente ad esso e di dar vita
a questa rock opera epica e progressiva. Mi sono reso conto che era
arrivato il momento nella mia carriera artistica di realizzare un
lavoro veramente epico, ne avevo bisogno e così l'ho fatto!
Quanto
tempo hai impiegato per realizzarlo?
Ho iniziato a scrivere l'album nell'estate del 2000, subito
dopo aver completato Into the Sunset, ma le registrazioni definitive
non sono iniziate prima dell'Ottobre del 2002. Poi ho finito Music
Machine nel Marzo di quest'anno, in altre parole ci ho messo tre anni
per scrivere l'album e soli cinque mesi per registrarlo.
Ci vuoi raccontare la storia di Johnny America?
Johnny America è una creatura creata da un'ambigua
mega multinazionale tramite l'ingegneria genetica con lo scopo preciso
di diventare una rock star con il fine di raggiungere un enorme successo
in termini di vendite e di popolarità, cosa che è impossibile
realizzare lavorando con un semplice artista mortale. Ovviamente si
tratta di una storia artefatta, ma le motivazioni e l'ispirazione
sono molto realistiche. Basta pensare a tutte quelle pop stars create
a tavolino, mi riferisco in particolar modo a tutti quei ridicoli
talent shows (nda immagino che il format di Saranno Famosi e company
non sia una schifezza tutta nazionale) che stanno infestando sia l'Europa
che gli USA, che allora si può vedere quanto la storia di Johnny
America possa essere realistica.
In definitiva che messaggio vuoi mandare con questa storia?
Beh, Music Machine è un'opera di fantasia, ovviamente,
e come tutti gli altri scrittori l'ho estrapolata dalle mie esperienze
personali e da quelle dei miei amici e colleghi al fine di dar vita
ad una storia quanto più realistica, emozionante e suggestiva.
Il tema della storia è basato su un messaggio abbastanza semplice:
il mondo dell'arte e quello del business non possono convivere, uno
dei due alla fine cercherà sempre di distruggere l'altro. Il
titolo racchiude due significati, da un lato c'è Johnny America,
la creatura costruita geneticamente, creata per diventare una "music
machine", dall'altro lato c'è la grande multinazionale
che come una macchina da soldi ha dato vita a Johnny, è anch'essa
una music machine. In altre parole la music machine Johnny America
è stata creata dalla music machine che è l'oscura multinazionale.
La stessa cosa accade anche in natura: gli organismi più grossi
di cibano di quelli più piccoli e quando quelli piccoli sono
finiti ne cercano (o ne creano) degli altri..
Come sta andando il disco?
Molto bene! Fino ad oggi le recensioni sono state eccellenti
in tutto il mondo e ho ricevuto emails incoraggianti da molti fans.
Abbiamo terminato da poco un tour nel nord europa dove abbiamo suonato
alcuni pezzi del nuovo album e sono venuti veramente bene dal vivo.
Spero di poterli suonare presto anche in Italia!
Mi sembra che il nuovo album sia abbastanza diverso dai due
precedenti, tu cosa ne pensi?
Per come la vedo io con questo nuovo album ho cercato di
fondere insieme quanto avevo realizzato sul mio primo album Threshold
con quanto avevo fatto sul secondo Into the Sunset. Quando ho iniziato
a comporre Music Machine, volevo realizzare un altro disco di prog
metal nello spirito del disco precedente, che è stato la "genesi"
del concept trattato nel nuovo album. Però, allo stesso tempo
volevo sperimentare delle parti più elettroniche, in particolare
volevo usare il mio modular Moog synthetizer, così iniziai
a lavorare in parallelo su un progetto molto più elettronico.
Le parti elettroniche erano più una raccolta di improvvisazioni
e di idee, mentre le parti di prog metal erano chiaramente definite,
ma dopo aver riascoltato l'enorme quantità di materiale che
avevo registrato su dei demo ho capito che il tutto poteva essere
rimescolato in un solo progetto, così l'intero progetto sarebbe
stato più profondo, con più contrasti. Oggi sono veramente
felice di aver preso quella decisione, perché sono veramente
entusiasta del risultato! Non penso che farò più in
futuro un altro album in stile prog metal. Mi piace molto il connubio
con le parti elettroniche e quelle atmosferiche, secondo me questo
è progressive rock!
La cover è un po' oscura, puoi spiegarcela?
Credo che questo dipinto molto suggestivo riesca a catturare
la vera essenza di Music Machine. C'è questo personaggio al
centro molto artistico con un sorriso molto sereno che suona il violino,
ma è accecato e questo per me è la metafora della cecità
di Johnny riguardo al suo destino. Inoltre, il personaggio ha le orecchie
da caprone, un'ottima metafora per uno che deve essere "sacrificato".
Michael Parkes è un pittore così geniale, è americano,
ma vive in Spagna e è lo stesso che ha realizzato la copertina
per l'album di Lana Lane Secrets of Astrology..
Cosa sta facendo Mark McCrite in questo periodo, siete sempre
in contatto? Quando inizierete a lavorare sul prossimo album dei Rocket
Scientists?
Si, siamo sempre in contatto, io e Mark parliamo insieme
molto spesso e l'ho visto proprio oggi. Io e Lana siamo i padrini
di Alexander Donovan McCrite, l'ultimo figlio di Mark e sua moglie
Tracy. Abbiamo celebrato il rito del battesimo proprio stamattina.
Attualmente Mark ed io stiamo lavorando su nuova musica dei Rocket
Scientists, abbiamo già composto molti ottimi brani e inizieremo
le registrazioni del nuovo album alla fine di ques'anno. Purtroppo
devo riportare la triste notizia che il nostro batterista Shaun Guerin
è morto la scorsa settimana. E' stata una perdita tremenda
per tutti, sia musicalmente che umanamente. Comunque Mark ed io andremo
avanti con il nostro Stick man Don Schiff..
Spesso ho la sensazione che le band di prog di oggi siano
troppo orientate alle esibizioni tecniche e troppo poco nel cercare
di dare buone emozioni agli ascoltatori, tu che ne pensi?
Sono assolutamente daccordo. La canzone deve sempre essere
al primo posto. Penso che troppi musicisti prog puntino eccessivamente
sull'aspetto "prog" al punto da dimenticarsi dell'ascoltatore.
La loro musica diventa un esercizio autoindulgente ed è un
grosso errore. Un errore che fanno molti musicisti veramente brillanti.
Io credo fermamente nella musica prog, ma sono convinto che l'essere
progressivi sia sempre secondario alla creazione di musica grandiosa.
Se una canzone non può essere suonata anche solamente con la
chitarra acustica o con il pianoforte allora vuol dire che non vale
niente. Ci devono sempre essere una grande melodia e delle belle liriche
e queste sono le cose che ritengo più importanti.
Dopo tutti i dischi che hai realizzato, oggi trovi più
facile o più difficile fare un nuovo album?
E' sempre più facile fare un nuovo album, perché
con ogni disco che realizzo imparo sempre qualcosa che mi aiuta con
quello successivo. In pratica continuo a crescere e ad evolvermi sia
come artista, che come produttore e come ingegnere. Ma allo stesso
tempo sono convinto di aver realizzato degli album incredibili come
solista, con Lana Lane e con i Rocket Scientists, così ogni
volta è una vera sfida mantenere la qualità almeno allo
stesso livello, ma è una sfida che accetto volentieri.
Ho l'impressione che tu e Lana lo scorso anno abbiate un po'
ridotto gli impegni... A cosa state lavorando in questo periodo?
In realtà non ci siamo mai fermati un secondo! Lo
scorso anno abbiamo completato Covers Collection di Lana e quest'anno
abbiamo dato alle stampe il doppio album Music Machine, inoltre abbiamo
speso il mese di Giugno in Europa in un tour per promuovere questi
due dischi. Attualmente stiamo lavorando ad un CD live e ad un DVD
che conterrà una raccolta di materiale registrato durante gli
ultimi cinque anni. In pratica mi sto riascoltando tutti i nostri
concerti per tracciare la lista delle canzoni migliori con le performances
più riuscite. E' un lavoro immenso, come puoi immaginare. Al
momento sto maneggiando circa cinquanta canzoni!
Wakeman ha scritto una presentazione molto lusinghiera a Music
Machine, come vi siete conosciuti?
E' stato un vero onore! Sono veramente orgoglioso che Rick
abbia scritto la presentazione per me. Rick e io ci siamo conosciuti
in Olanda durante il nostro tour in Europa del 2001, appena prima
di venire a suonare in Italia! Abbiamo suonato entrambe al festival
di musica elettronica Alpha Centauri in Olanda. Abbiamo suonato dei
sets come solisti e io mi sono esibito appena prima di Rick. Ci siamo
divertiti moltissimo e ci siamo trovati subito d'accordo. Da allora
siamo rimasti in contatto.
Molti giovani tastieristi (nella storia del rock) realizzano
album solisti in questi anni: Ryo Okumoto (Spock's Beard), Tomas Bodin
(Flower Kings), Jordan Rudess (Dream Theater), Derek Sherinian (Planet
X), Clive Nolan (Arena) e altri. C'è qualcosa che ti piace?
Sfortunatamente per me non ho potuto ascoltare i loro dischi,
ma conosco lo stile di molti di loro, sono tutti ottimi musicisti.
Ho registrato alcuni brani con Derek Sherinian un paio di anni fa
per vari progetti. Derek è davvero un grande interprete, in
particolare mi ha colpito il suo stile solista quasi "chitarristico",
mi ha davvero impressionato.
Quali sono stati i momenti più difficili e quelli più
felici della tua vita?
Ho passato gli ultimi cinque anni della mia vita esclusivamente
a suonare musica e questi sono stati gli anni sia i più felici
che più difficili della mia vita. Ho avuto dei terribili alti
e bassi durante questo periodo, ma sono cose così personali
che non ne voglio parlare con nessuno. Comunque penso che puoi avere
un'impressione di quello che ho vissuto ascoltando Music Machine.
La data dell'11 Settembre ha cambiato ogni cosa nel mondo,
che opinione ti sei fatto a proposito?
Il 9 Settembre 2001 ero in Europa e sono tornato a casa in
California lo stesso giorno. Da allora faccio un viaggio in Europa
circa due o tre volte l'anno e mi sembra così vicina e famigliare.
Il mondo sembra un posto così amichevole e i confini fra i
paesi sembrano sempre meno importanti. Questa è un'era molto
felice e la canzone "Lines in the Sands" presente su Into
the Sunset vuole enfatizzare questa speranza: niente più guerre,
niente più confini, tutte le ricchezze delle varie culture
vengono scambiate fra tutti i popoli. Ma l'11 Settembre ha cambiato
tutto questo e sono convinto che la reazione americana all'11 Settembre
l'ha cambiato ancorta di più. Ovviamente gli attacchi terroristici
sono stati carichi di orrore, delle azioni fortemente malvage e, secondo
la mia opinione, la risposta che il mondo ha dato all'inizio è
stata corretta. Volendo anche la "liberazione" dell'Afganistan
era giustificabile, ma quello che stanno facendo adesso in Irak è
solo del business ed è un vero errore. Io credo che gli USA
abbiano reso il mondo più ostile con questa azione. Con l'11
Settembre gli USA hanno potuto constatare quanti amici avevano in
tutto il mondo, anch'io quel giorno ho ricevuto un sacco di e-mail
da amici sparsi in tutto il pianeta. Tutti hanno sofferto per l'attacco
che abbiamo subito, non c'era bisogno di essere americano per soffrirne,
ma oggi con l'affare Irak è stato messo un grosso ostacolo
fra gli USA e i suoi amici. Io sono fermamente contrario a questa
politica americana e, francamente, me ne vergogno. Gli USA sono un
grande nazione, un grande paese, ma sfortunatamente oggi è
nelle mani di persone davvero poco sagge. Nel 2004 avremo le elezioni
presidenziali e io spero in un nuovo governo che possa ricostruire
ciò che questo ha distrutto. Okay, abbiamo parlato abbastanza
di politica!
Ho sentito che tornerete a suonare presto in Italia, forse
in autunno, me lo puoi confermare?
Lo desideriamo davvero molto, ma non credo che sarà
possibile per questo autunno. Spero che sarà possibile per
l'inverno o al massimo in Febbraio o Marzo. E' una cosa che desidero
molto, il nostro tour italiano del 2001 è uno dei ricordi più
belli che abbiamo, Amo il vostro paese e voglio tornarci il più
presto possibile!
Un saluto
finale?
Un grosso "ciao" e "mille grazie" dai
vostri amici californiani! Ci mancate molto sia voi che il vostro
bellissimo paese e spero di poterci rivedere presto! Nel frattempo
spero che possiate apprezzare il mio ultimo disco Music Machine e
quello di Lana Lane Covers Collection!!!
GB
DISCOGRAFIA:
Threshold (1997)
Into the Sunset (2000)
Music Machine (2003)
Coi Rocket
Scientists:
Earthbound" (1993)
Brutal Architecture (1995)
Earth Below and Sky Above Live (1998)
Oblivion Days (1999)
Con Lana Lane:
Love Is An Illusion (1995)
Curious Goods (1996)
Garden of the Moon (1998)
Echoes from the Garden (1998)
Live in Japan (1998)
Ballad Collection (1998)
Queen of the Ocean (1999)
Echoes from the Ocean (1999)
Secrets of Astrology (2000)
Principali collaborazioni:
Joshua "Surrender" (1988)
Paul Sabu “Paul Sabu” (1994)
Neil Citron "Guitar Dreams" (1998)
Ayreon “The Universal Migrator part I/II”
(2000)
GB
Interviste: 2001
Recensioni: Threshold s.e.; Music
Machine; EEC Tour 2001; EEC
Tour 2003;
Stars Rain Down;
Seas of Orion; Hommage
Symphonique
Articolo
Live Reportage
Sito Web
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