Rock Impressions

LANA LANE & ERIK NORLANDER - Indian's Saloon 09/05/01 Milano
di Giancarlo Bolther

La coppia d'oro del metal sinfonico americano è sbarcata per la prima volta nel nostro paese per due indimenticabili date. Ad accogliere Lana ed Erik c'era solo un timido pubblico, che tristezza! Lo stesso destino che, purtroppo, hanno subito i Ten e il grande Bob Catley la sera prima, ma cos'avete al posto del cuore? Per fortuna era un pubblico che ha saputo infondere calore e passione ai nostri, che si sono soffermati volentieri coi fans per foto ricordo, autografi e quant'altro, un rapporto vivace, lontano mille miglia da atteggiamenti divistici. Ad esempio, quando si alternavano sul palco, passavano tranquillamente fra il pubblico per raggiungere i camerini!

La giornata non è iniziata molto bene, sono arrivati al locale visibilmente affaticati dopo dieci estenuanti ore di tourbus e con ben tre ore di ritardo. Appena arrivati, hanno scaricato gli strumenti e li hanno montati in prima persona, dimostrando una grande umiltà e una notevole passione. Erik si è portato da casa il Moog e ci ha messo quasi due ore solo per collegarlo. Dopo tre ore di lavoro, durante le quali hanno accettato volentieri la presenza curiosa dei fans, si concedono finalmente un momento di pausa e alle undici inizia lo show.

Questo "dietro le quinte" per raccontare tutta l'umanità di questi artisti che, mossi da autentica passione, si danno al 100% per offrire un grande spettacolo ai loro fans, ma non solo, hanno dimostrato di amare il loro pubblico e di desiderare di stare il più possibile a stretto contatto con esso. In questa situazione alcuni problemi tecnici sono inevitabili, ma i nostri non si sono lasciati intimidire.

La stanchezza non ha impedito lo svolgersi dello show che parte alla grande, il repertorio è stato pescato con sicurezza nel già vasto catalogo dei nostri, con l'aggiunta di alcune selezionate cover. Lana canta con sicurezza, nonostante abbia dei problemi col fonico che si trascinano per tutta la serata, "Astrology Suite", "Alexandria", "Through the Rain", "Love is an Illusion" scorrono veloci e potenti, molto intense sono le cover di "Seasons End", con Lana accompagnata solo da Erik alle tastiere, "In the Court of the Crimson King", il brano prog per eccellenza, in un'interpretazione da brivido, solo in "Rome is Burning" fa rimpiangere la versione strepitosa di Glenn Hughes, ma chi se la sente di competere con the "Voice of Rock"? I musicisti che accompagnano i signori Norlander sono il metallico e pazzoide Peer Verschuren alla chitarra dalla carica di simpatia incontenibile, il talentuoso Don Shiff al basso Chapman Stick e Ed Warby alla batteria, che si dimostra una vera forza della natura, senza dubbio il musicista che più mi ha impressionato per tecnica e gusto, una vera forza della natura, da notare che verso la fine dello show suonava ancora con la stessa precisione ed energia di inizio serata. Del repertorio di Erik non poteva mancare la dinamica "Neurosaur", con il nostro che si scatena dietro le keys. "Oblivion Days" viene introdotta da "In the Flesh?" e acquista una solennità spettacolare.

Due ore e mezza di pura goduria musicale, molto sbilanciata sul prog, con una band incontenibile. Una serata davvero indimenticabile per tutti i presenti. GB

Recensioni Lana: Ballad Collection; Love is an Illusion; Project Shangri-La; Curious Goods;
Garden of the Moon; EEC Tour 2001; EEC Tour 2003
; Covers Collection;
Winter Sessions
; Storybook + Return To Japan; Lady Macbeth; 10th Anniversary Concert;
Gemini; Red Planet Boulevard; The Best of L.L. 2000-2008

Recensioni Erik
: Threshold s.e.; Music Machine; Stars Rain Down; Seas of Orion

Interviste Lana: 2000; 2002; 2005
Interviste Erik 2001; 2003;

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