La
coppia d'oro del metal sinfonico americano è sbarcata per la
prima volta nel nostro paese per due indimenticabili date. Ad accogliere
Lana ed Erik c'era solo un timido pubblico, che tristezza! Lo stesso
destino che, purtroppo, hanno subito i Ten e il grande Bob Catley
la sera prima, ma cos'avete al posto del cuore? Per fortuna era un
pubblico che ha saputo infondere calore e passione ai nostri, che
si sono soffermati volentieri coi fans per foto ricordo, autografi
e quant'altro, un rapporto vivace, lontano mille miglia da atteggiamenti
divistici. Ad esempio, quando si alternavano sul palco, passavano
tranquillamente fra il pubblico per raggiungere i camerini!
La giornata non è iniziata molto bene, sono arrivati al locale
visibilmente affaticati dopo dieci estenuanti ore di tourbus e con
ben tre ore di ritardo. Appena arrivati, hanno scaricato gli strumenti
e li hanno montati in prima persona, dimostrando una grande umiltà
e una notevole passione. Erik si è portato da casa il Moog
e ci ha messo quasi due ore solo per collegarlo. Dopo tre ore di lavoro,
durante le quali hanno accettato volentieri la presenza curiosa dei
fans, si concedono finalmente un momento di pausa e alle undici inizia
lo show.
Questo "dietro le quinte" per raccontare tutta l'umanità
di questi artisti che, mossi da autentica passione, si danno al 100%
per offrire un grande spettacolo ai loro fans, ma non solo, hanno
dimostrato di amare il loro pubblico e di desiderare di stare il più
possibile a stretto contatto con esso. In questa situazione alcuni
problemi tecnici sono inevitabili, ma i nostri non si sono lasciati
intimidire.
La stanchezza non ha impedito lo svolgersi dello show che parte alla
grande, il repertorio è stato pescato con sicurezza nel già
vasto catalogo dei nostri, con l'aggiunta di alcune selezionate cover.
Lana canta con sicurezza, nonostante abbia dei problemi col fonico
che si trascinano per tutta la serata, "Astrology Suite",
"Alexandria", "Through the Rain", "Love is
an Illusion" scorrono veloci e potenti, molto intense sono le
cover di "Seasons End", con Lana accompagnata solo da Erik
alle tastiere, "In the Court of the Crimson King", il brano
prog per eccellenza, in un'interpretazione da brivido, solo in "Rome
is Burning" fa rimpiangere la versione strepitosa di Glenn Hughes,
ma chi se la sente di competere con the "Voice of Rock"?
I musicisti che accompagnano i signori Norlander sono il metallico
e pazzoide Peer Verschuren alla chitarra dalla carica di simpatia
incontenibile, il talentuoso Don Shiff al basso Chapman Stick e Ed
Warby alla batteria, che si dimostra una vera forza della natura,
senza dubbio il musicista che più mi ha impressionato per tecnica
e gusto, una vera forza della natura, da notare che verso la fine
dello show suonava ancora con la stessa precisione ed energia di inizio
serata. Del repertorio di Erik non poteva mancare la dinamica "Neurosaur",
con il nostro che si scatena dietro le keys. "Oblivion Days"
viene introdotta da "In the Flesh?" e acquista una solennità
spettacolare.
Due ore e mezza di pura goduria musicale, molto sbilanciata sul prog,
con una band incontenibile. Una serata davvero indimenticabile per
tutti i presenti. GB
Recensioni Lana: Ballad Collection; Love
is an Illusion; Project Shangri-La; Curious
Goods;
Garden of the Moon; EEC
Tour 2001; EEC Tour 2003;
Covers Collection;
Winter Sessions;
Storybook
+ Return To Japan; Lady Macbeth; 10th
Anniversary Concert;
Gemini; Red Planet Boulevard;
The Best of L.L. 2000-2008
Recensioni Erik:
Threshold s.e.; Music
Machine; Stars Rain Down; Seas
of Orion
Interviste Lana: 2000; 2002;
2005
Interviste Erik 2001; 2003;
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