È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che
mi sono occupato dei tedeschi RPWL, una band che mi è piaciuta
molto fin dalla prima volta che li ho ascoltati. Nati come cover band
dei Pink Floyd, hanno col tempo sviluppato un sound personale, sicuramente
legato all’influente gruppo inglese, ma comunque la loro ricerca
ha dato vita ad alcuni album molto interessanti e riusciti. Sei dischi
in studio, un live, due raccolte e oggi escono col secondo dvd della
loro carriera, ancora una volta realizzato, grazie all’instancabile
Metal Mind, in terra polacca, precisamente a Katowice, che tanti bei
concerti ha già ospitato diventando col tempo un vero tempio
del prog.
La set list di questo dvd è la trasposizione live dell’ultimo
album in studio Beyond Man and Time, la scaletta è perfettamente
rispettata e tutto lo spettacolo è incentrato sul disco. Si
parte dall’intro “Transformed”, col viso bello di
un anziano che recita i versi di apertura, poi attacca il primo brano
“We Are What We Are”, le immagini sono molto curate, così
come la scenografia, gli effetti e le luci, tutto concorre ad una
esperienza coinvolgente su più livelli sensoriali, del resto
la band è sempre stata molto attenta alle nuove tecnologie
(ricordiamo quando portavano in giro un show col sound quadrifonico),
lo spettacolo è garantito. Non avendo io ancora ascoltato il
disco in questione prendo confidenza solo adesso coi brani e questo
primo pezzo è veramente bello, prog post moderno di ottima
qualità. L’influsso Floydiano è sempre forte,
ma ancora la band riesce a non farne uno stereotipo. “Beyond
Man and Time” non è molto diversa dal brano precedente,
ma le melodie sono splendide, qualcosa ricorda anche i Pendragon (altra
band fortemente influenzata dai Pink), ma nel complesso si può
accettare. “Unchain the Earth” è un po’ ruffiana,
una bella melodia al servizio di un prog che non si prende troppo
sul serio, ma che privilegia l’ascolto prima che la tecnica,
intanto le immagini continuano ad accompagnarci con abbondanza di
colori, con un chiaro riferimento agli anni sessanta, il cantante
continua a cambiare abito di scena e ogni volta interpreta il personaggio
raccontato nella canzone, un vero spettacolo completo. Ora non intendo
fare un track by track, essendo questa la recensione di un dvd, voglio
solo aggiungere che il titolo è veramente bello e completa
molto bene il precedente titolo. L’encore è l’unico
brano non presente sull’album, si tratta di “Roses”
e per l’occasione la band viene raggiunta sul palco dal bravo
Ray Wilson (Genesis, Stiltskin), che aveva composto il brano apparso
sul quarto album per un emozionante finale.
La band tedesca è in gran forma ed è un peccato che
non sia ancora venuta (mi sembra) nel nostro paese, intanto questo
dvd è l’occasione giusta per cominciare a prendere confidenza
col loro immaginario fatti di suoni, luci e colori che non dimenticherete
facilmente. GB
Altre recensioni: God Has Failed; Trying
To Kiss The Sun; Stock;
World Through My Eyes;
Start the Fire Live; The
RPWL Experience; Live
Experience
Interviste: 2003; 2004
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