Per essere una band di Rock Progressivo esercitante dagli anni ’90,
arrivare oggi al decimo disco in studio è comunque un traguardo
ragguardevole, sicuramente un risultato che tanti non possono permettersi.
E dire poi che hanno perso un solo componente strada facendo….ma
che pezzo! Neal Morse è un artista che non si può fare
a meno di associare ai suoi ex Spock’s Beard, in quanto ne è
stato il leader e compositore principale. Gli Spock’s Beard
sono presenti dal 2003 nella formazione a quattro e sono sempre quattro
i dischi che proseguono il nuovo percorso composto da un Prog tecnico
ed allo stesso tempo molto orecchiabile, come lo stile americano ci
insegna. Il merito che attribuisco loro è senza ombra di dubbio
di aver saputo unire tecnica a buone melodie, così che molta
nuova linfa si è potuta aggiungere ad un misero mercato dal
nome Progressive Rock.
Hanno sicuramente maggiorato l’interesse attorno a questo fenomeno
musicale di nicchia, il tutto con nobiltà e coerenza. Personalmente
non sono rimasto folgorato dal nuovo percorso post Neal, non si può
certo far finta di nulla, è fin troppo evidente la mancanza
di certe strutture sonore, tuttavia il songwriting in questo nuovo
“X” è fresco e ben si lascia ascoltare.
Sempre Genesis e Beatles come fonte d’ispirazione, ma la band
si sforza ogni volta nel cercare una vera e propria identità,
secondo me quasi raggiunta. D’Virgilio ha preso definitivamente
padronanza al microfono, a dimostrazione di un vero talento finalmente
libero alla luce del sole, altrimenti soffocato dall’enorme
personalità del suo predecessore.
Con “X” andiamo ad ascoltare settantuno minuti di musica
Rock sinfonica suddivisa in sette tracce, fra le quali si contraddistingue
“Edge Of The In-Between”, suite apripista. Musica impeccabile
come il loro stile, senza sbavature, emozionante e a tratti enfatica.
Oggi gli Spock’s Beard hanno trovato questo equilibrio fra melodie
radiofoniche e complesse fughe strumentali, corrono solamente un rischio,
di scontentare probabilmente i fans più Progressivi, quelli
di vecchia data. Sorvolo oramai sull’inutilità completa
degli artwork che supportano il disco, tanto per leggerli oggi non
servono più le lenti, ma i microscopi.
Vecchio vinile…..come mi manchi! MS
Altre recensioni: Snow; Don't
Try This at Home (DVD); Feel Euphoria;
The Light; Octane;
Gluttons for Punishment; Spock's
Beard; Brief Nocturnes and Dreamless
Sleep
Live: 2014
Artisti correlati: Ryo Okumoto; Nick D'Virgilio
Sito Web
|