Dopo
l’ottimo doppio cd The Spaghetti Epic, imperniato sul film C’era
una volta il West di Sergio Leone, ecco una seconda raccolta tematica
realizzata dalla Musea in collaborazione con la finnica Colossus,
associazione dedita alla promozione del prog. Anche questo nuovo titolo
verte su un altro film di Leone, il Colosso di Rodi.
La struttura è la stessa di The Spaghetti Epic con sei suites
per altrettanti gruppi di cui ben quattro italiani: Leviathan, Greenwall,
Mad Cryon e Revelation, mentre gli altri due sono gli svedesi Sinkadus
e i finlandesi Velvet Desperados. Questo tipo di progetto mi piace
molto perché prima di tutto offre dei brani inediti e poi il
tema conduttore è molto interessante, inoltre bisogna rilevare
l’accuratezza del booklet che è veramente ricco, infine
come non sottolineare la copertina firmata nientemeno che da Paul
Whitehead, lo stesso che ha firmato i classici dei Genesis.
Difficile fare un sunto di sei suites, per usare un gioco di parole
è un lavoro colossale, ma non tutti gli episodi sono veramente
riusciti, si tratta di classico prog, mentre avrei preferito la ricerca
di atmosfere mediterranee nascoste fra le pieghe dei brani. A parte
questo che può tranquillamente essere un dettaglio o frutto
del gusto personale, trovo che hanno superato agevolmente la prova
i Leviathan. Buona anche la suite dei Greenwall. Più complessa
quella dei Sinkadus, che offre anche spunti psichedelici molto sperimentali,
ma poi quando la musica prende una struttura più classica dimostrano
tutta la loro bravura.
I Mad Crayon sono autori di un prog metal molto riuscito, lontano
da tentazioni commerciali o dal seguire schemi già percorsi,
venato piuttosto da una sana ricerca musicale, di sicuro uno degli
episodi migliori di questo progetto. Molto epici sono i Velvet Desperados,
con una piece veramente nostalgica. Chiudono i Revelation di cui mi
sono piaciute molto le melodie vocali, l’unico dei gruppi italiani
ad esprimersi in inglese a riprova del fatto che l’italiano
risulta davvero ostico per questo genere musicale.
Chiudo questa recensione ribadendo la convinzione di avere tra le
mani un’ottimo disco di prog e con la curiosità di poter
ascoltare presto il prossimo che sarà incentrato su Ulisse…
la saga continua. GB
Altre recensioni: The Spaghetti Epic;
Odyssey; The
7 Samurai; Spaghetti Epic 2;
Treasure Island; Giallo!;
Inferno; Spaghetti
Epic 3;
Tuonen Tytar 2;
Purgatorio
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