Mentre si avvicina il traguardo dei trent’anni di carriera gli
Ataraxia proseguono il percorso artistico aggiungendo questo nuovo
sigillo alla loro imponente discografia. L’evoluzione del gruppo
ha toccato molti vertici ma possiamo leggere un crescendo di intensità
e maturità in ogni uscita discografica, come un continuo affinamento
verso un ideale di bellezza che raggiunge vette spirituali.
Con questa consapevolezza mi sono avvicinato a Quasar e non ho potuto
non apprezzare ancora una volta la progressione di questi artisti,
che sembrano scavare sempre più a fondo nell’animo, alla
ricerca di una purezza espressiva che si fa sorgente di emozioni.
Molti sono i temi trattati, una mistica fatta di luce e di numeri,
una scienza che trascende la percezione, dove l’esoterismo è
un cammino che tende alla perfezione, con lo scopo di legare le nostre
vite ad un infinito cosmico di cui siamo più o meno consapevolmente
partecipi. Ogni frammento di questo album è intriso di delicata
bellezza, come un filo rosso che lega le singole tracce in un unicum
compositivo, anche se ognuna ha una propria identità melodica,
sonorità morbide, che carezzano i nostri sensi.
Quasar è luce, non quella tagliente e abbacinante, ma lieve
come seta, di intensità tutta emotiva. GB
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Intervista
Live reportage: 2001; 2007
Articolo: Ataraxia, una band italiana
pellegrina nel mondo
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