Rock Impressions

Pain Of Salvation - The Passing Light of Day PAIN OF SALVATION - The Passing Light of Day
Inside Out


L’attesa per il nuovo album dei POS era alta, anche perché il gruppo di Daniel Gildenlow negli ultimi tempi aveva esplorato territori che in qualche modo si allontanavano dalle origini, senza contare che della formazione originale è rimasto solo Daniel. Dove avrebbe portato il suo desiderio di valicare diversi confini musicali? Abbiamo sognato e pianto di emozione sulle note di brani imponenti e toccanti e da un lato è forte la voglia di tornare a perdersi nelle spire visionarie a cui ci avevano abituato.

L’attesa non è stata vana, TPLoD segna per certi versi un ritorno al sound originale della band svedese, un prog metal nervoso, post moderno, teatrale, solenne, epico, drammatico e ancora una volta commovente. Qualsiasi dubbio svanisce come attacca “On A Tuesday”, la tensione ci riporta ai primi quattro album della band, che culminavano con lo spettacolare Remedy Lane. Il metal più diretto torna a pulsare, ma il gruppo negli anni è anche maturato e le strutture sono complesse, il lato prog ha spesso il sopravvento e ne esce un disco attuale e certamente non un passo indietro. Con quest’album Daniel e compagni hanno voluto riprendere il sound degli inizi, perché è un po’ il loro marchio di fabbrica, quello che li ha resi quello che sono diventati, ma troviamo anche una band sempre più matura e conscia delle proprie capacità.

I POS sono tornati con un album possente, che ce li fa amare ancora di più e che ancora una volta mette voglia di vederli su un palco per vivere a pelle l’emozione della loro musica assoluta. GB

Altre recensioni: Be; Be, Original Stage Production; Scarsick; Ending Themes; Linoleum;
Road Salt One; Road Salt Two; Falling Home
; Remedy Lane Revisited

Intervista

Live Report: 2005; 2013

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