Rock Impressions

Lana Lane LANA LANE - Winter Sessions
Transmission

I coniugi Norlander, veri stacanovisti delle sette note, sono di nuovo sul mercato con un album fresco di stampa e per i fans della coppia torna l’obbligo di mettere nuovamente mano al portafoglio.

Winter Sessions è una raccolta tematica che segue il filone delle “Collections” (due Ballad e una Cover), ma offre una prospettiva nuova, perché in questa occasione i brani scelti si basano tutti sul tema invernale visto sotto varie sfaccettature, in questo senso il disco ha una maggiore maturità rispetto ai precedenti a cui si può aggiungere anche una maggiore profondità per gli obbiettivi che il progetto si pone. Le undici tracce proposte si dividono in sette composizioni nuove e quattro covers selezionate, mentre fra i musicisti coinvolti ritroviamo gli amici di sempre: Mark McCrite, Neil Citron e Peer Verschuren alle chitarre, Don Schiff al basso Chapman Stick, mentre alla batteria siede il grande Gregg Bissonette, che di recente ha iniziato a collaborare con la coppia e che insieme al fratello di Schiff che suona vari fiati fra cui il sax, il flauto e l'oboe rappresentano le principali novità.

Il tema dell'inverno si presta bene per atmosfere malinconiche e meditative e così "What A World", una ballad sinfonica di grande intensità che apre toccando le corde più intime dell'animo, la canzone è composta dalla stessa Lana che dimostra di essere cresciuta ulteriormente come songwriter. "Spirit of the Gipsy" è un altro brano uscito dalla penna della brava Lana ed è un'altra ballata con il sax in grande evidenza, a dire il vero le linee melodiche delle parti cantate di questi primi due titoli si assomigliano un po' e a fare la differenza sono i contributi sopra le righe dei musicisti, Erik suona solo tastiere vintage e conferisce un suono sempre molto caldo, mentre il drumming di Bissonette è il più morbido e il meno metal che la coppia abbia mai avuto, il che si addice al tipo di musica proposta in questo nuovo lavoro. Una cover che non poteva assolutamente mancare è "A Whiter Shade of Pale", un brano eterno reso con devozione e ardore, Norlander supera se stesso e anche Lana canta con una buona intensità. "December Moon" è finalmente una traccia che rocka come si deve, ma la cover della jazzata "I'll Be Seeing You" ci riporta subito in territori più soffusi. "Carnivale" gioca ad alternare momenti delicati ad altri carichi di energia e risulta come uno dei brani più completi dell'album. "Carry Me Home" viene ripescata dal primo disco dei Rocket Scientists e brilla di nuova luce. Dopo un altro brano jazz troviamo a sorpresa "California Dreamin'", un'altra traccia storica carica di una struggente malinconia che viene resa con efficacia e fa pensare un po' all'estate che tornerà. "Winter Song" ripropone ancora atmosfere nostalgiche, ma non è una tristezza senza speranza, sempre grande Erik che in questa traccia suona tutto tranne la batteria. La conclusione è affidata all'imponente "Terminus Pro Tempore", che riprende vari temi musicali dei brani precedenti a partire da "December Moon" dando a Norlander la possibilità di sfogare tutta la sua impetuosità artistica.

Winter Sessions è un capitolo evolutivo della saga di Lana, forse piacerà poco a chi ama il suo lato più heavy, ma di sicuro è un lavoro molto ben fatto. GB

Altre recensioni: Ballad Collection; Love is an Illusion; Project Shangri-La; Curious Goods;
Garden of the Moon; EEC Tour 2001; EEC Tour 2003; Covers Collection;
Storybook + Return To Japan; Lady Macbeth; 10th Anniversary Concert; Gemini;
Red Planet Boulevard; The Best of L.L. 2000-2008

Interviste Lana Lane: 2000; 2002; 2005

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