Nel giro di cinque anni la Frontiers ha compiuto una specie di “miracolo”,
pubblicando ad oggi tredici album, quattro ristampe (per la prima
volta su vinile), due nuovi album in studio e ben sette live con uno
già in cantiere, quello relativo alla “Third Night”
della celebrazione del cinquantesimo della band americana. E pensare
che i BÖC sono considerati uno dei gruppi più sottovalutati
del rock. In effetti questa operazione dell’etichetta italiana
ha riportato i riflettori ad accendersi su un gruppo che ha il favore
quasi totale della stampa, un po’ meno del pubblico. Di fatto
la formazione capitanata da Eric Bloom e Donald “Buck Dharma”
Roeser, che sta dimostrando una longevità sorprendente ed è
entrata nel guinnes dei primati per aver fatto più concerti
di tutti (oltre 4400), dopo tante fatiche sta conoscendo una nuova
popolarità, che se vogliamo arriva un po’ “fuori
tempo massimo”. I due leader sono praticamente ottantenni e
per quanto riescano ancora ad infiammare le platee, mostrano senza
timore i segni del tempo, quindi è difficile aspettarsi altri
album, altri tour, altri anni ad esibire un’energia che per
forza di cose è più legata a quanto prodotto in passato
rispetto a quanto potrebbe arrivare dal futuro. Ebbene questa band
eroica ci consegna un nuovo live registrato nel 2022 dove oltre ogni
dubbio mostra un’incredibile vitalità.
Come molti di voi sapranno in questi tre concerti il gruppo ha riproposto
per intero i primi tre album in modo cronologico. Raggiunti sul palco
per l’occasione da Albert Bouchard, il mitico primo batterista
e da Kasim Sulton, che in diverse occasioni ha collaborato con loro.
Peccato che il fratello Joe non abbia voluto partecipare anche lui.
La scaletta, quindi, propone all’inizio tutto Tyranny And Mutation,
un album fondamentale per lo sviluppo dell’heavy metal. Nella
seconda parte troviamo una selezione ricavata dal resto della loro
carriera con alcuni brani che non capita spesso di riascoltare come
la splendida Unknown Tongue, la sognante Tenderloin o la rovente Tattoo
Vampire. Da un punto di vista puramente tecnico il gruppo si mostra
in forma splendida, suonano che è una meraviglia per le orecchie,
il contributo di Richie Castellano appare sempre più significativo.
Un affiatamento totale permette all’ascoltatore di gustare versioni
brillanti di ogni pezzo. Ottimo il lavoro di pulizia, che permette
di sentire bene tutti gli strumenti, le voci, consentendo un’immersione
appagante nella magia del loro sound.
Anche questo titolo è disponibile in triplo vinile, doppio
cd con dvd o blu ray, qualsiasi sia la versione che vogliate fare
vostra avrete la possibilità di gustare il concerto in ogni
singola nota. Per chi ama la band vedere i filmati con Albert sul
palco che esprime una gioia sincera è commovente e anche un
po’ malinconico. Molto bello anche l’artwork di Stan W
Decker, un artista che sta interpretando nel migliore dei modi la
tradizione del gruppo.
In passato ho già speso molte parole per descrivere quanto
sia importante il contributo dato dai BÖC alla musica rock, la
loro grande varietà compositiva, la genialità di certi
brani, l’unicità di certe composizioni, la forza di chi
non propone mai due volte le stesse idee, i BÖC non hanno mai
riscaldato una minestra! Questo ennesimo live mostra che sono ancora
una band grandissima e unica! GB
Altre recensioni: Heaven Forbid; Curse
of the Hidden Mirror; Tyranny + Secret;
A Long Day's Night;
The Symbol Remains;
Ghost Stories
Retrospettiva
Interviste: 1998; 2008
Live
Reportage: Roma
2008; Trezzo 2008;
2016
Sito Web
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